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venerdì, Ago 14

Le dipendenti di una multinazionale indiana avranno un “congedo mestruale”



Da Wired.it :

Ci ha pensato la società di consegne di cibo Zomato, che ha introdotto 10 giorni l’anno di congedo pagato per le dipendenti che soffrono di dolori mestruali. È la prima azienda indiana di grandi dimensioni a prevedere una misura simile

(foto: Eric Lafforgue/Art in All of Us/Corbis via Getty Images)

Secondo alcuni studi il 25% delle donne soffre di dolori mestruali. Una condizione – il cui nome tecnico è dismenorrea – che influisce negativamente sulla possibilità di svolgere attività quotidiane, soprattutto quelle lavorative in cui la produttività subisce un forte calo. È per questo che Zomato, multinazionale indiana che si occupa di consegne a domicilio e fornisce servizi online per la ricerca dei ristoranti, ha deciso di introdurre per tutte le dipendenti donne e transgender della società un periodo di congedo mestruale equivalente a 10 giorni l’anno in cui è possibile assentarsi da lavoro senza presentare un permesso per malattia. La decisione sarà applicata in tutte le sedi dei paesi in cui la società opera e coinvolgerà circa 2mila dipendenti, cioè il 35% dell’intera forza lavoro. Il fondatore e ceo di Zomato, Deepinder Goyal, ha motivato la nuova policy aziendale come una scelta volta a “favorire una cultura basata sulla fiducia, la verità e l’accettazione”.

Come funzionerà il congedo?

In una lettera rivolta ai dipendenti Goyal ha spiegato che le lavoratrici dell’azienda potranno usufruire del congedo chiedendolo direttamente al portale delle risorse umane. Hanno a disposizione un solo giorno per ogni ciclo mestruale ( è stato valutato che, su una durata media di 3 o 5 giorni, solo uno sia di dismenorrea). L’ammontare massimo di 10 giorni è stato calcolato tenendo presente che una donna ha 14 cicli l’anno – uno ogni 28 giorni, circa – e alcuni di questi potrebbero essere concentrati nel weekend, redendo quindi superfluo il congedo. “Vogliamo che le donne si sentano libere di dire che non sono al lavoro per questo motivo”, ha sottolineato ancora Goyal che ha infatti disposto che l’azienda, attraverso un servizio email dedicato, accolga le denunce delle dipendenti che abbiano subito molestie o ricevuto commenti sgradevoli da altri colleghi per aver fatto ricorso al congedo. “Il nostro lavoro è anche assicurarci di tenere conto delle nostre esigenze biologiche, senza che questo comprometta la qualità del nostro operato”.

Zomato non è la prima azienda indiana a introdurre questa possibilità (la prima si chiama Culture Machine, una digital media company), ma è quella più grande e con più influenza soprattutto in paese in cui le mestruazioni sono considerate ancora un tabù. A livello internazionale, il congedo è previsto solo dall’inglese Coexist dal 2016 e nel codice di condotta della Nike dal 2007. È una misura, quindi, adottata di rado perché, ad eccezione di alcuni paesi (come Giappone, Indonesia Indonesia o Corea del Sud), non esiste una legislazione ad hoc e la misura è molto dibattuta soprattutto tra le donne in quanto potrebbe creare ulteriore discriminazione di genere, rendendo le lavoratrici meno competitive rispetto ai colleghi uomini. Il problema è stato sollevato, tra le altre, da Barkha Dutt, giornalista del Washington Post, che ha spiegato che policy come quelle adottate da Zoomato “ghettizzano le donne e rafforzano il determinismo biologico”.

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[Fonte Wired.it]