Seleziona una pagina
giovedì, Nov 12

Le Kamala Harris del cinema e della tv



Da Wired.it :

Ok, prima di lei ci sono state ambasciatrici, first lady, segretari(e) di Stato… nella realtà come sugli schermi, grandi e piccoli. Viaggio tra i personaggi politicamente più importanti della settima arte e della serialità, che con la vice-presidente hanno qualcosa in comune

Sicuramente il 2020 sarà ricordato anche per l’elezione alla vice-presidenza degli Stati Uniti di Kamala Harris, prima donna a ricoprire tale carica nella storia, con una vita di sacrifici e determinazione alle spalle, simbolo di un mondo femminile meritatamente non più relegato a ruoli di contorno o di comparsa.
Certo, prima di lei ci sono state ambasciatrici, first lady, segretari(e) di Stato rivoluzionarie… che hanno preparato la strada. E che il cinema e la tv hanno ritratto egregiamente: donne forti, risolute, in grado di esercitare una grande opera riformatrice a favore dell’emancipazione e della libertà. Qui le protagoniste che, secondo noi, più di altre sono delle Kamala Harrsi.

1- La regina assoluta


The Queen
di Stephen Frears non può mancare in questa classifica. Helen Mirren ci ha donato un ritratto unico, incredibile ed intenso di Sua Maestà Elisabetta II, nel momento forse più critico e difficile della casata reale. La Principessa Diana era appena morta tragicamente, i laburisti erano tornati al governo con il popolare (e un po’ populista) Tony Blair e la monarchia era al minimo del consenso. L’attrice è stata straordinaria nel donarci l’immagine di una donna coraggiosa, determinata, incatenata a un ruolo di potere che con sé porta il dolore, il dovere e la necessità di soffocare i sentimenti in nome della ragione, soprattutto quella di Stato.

2- La first lady


Da una regina a un’altra regina. Quella degli degli Stati Uniti: Jacqueline Kennedy, nel biopic Jackie di Pablo Larrain, interpretata da una bravissima Natalie Portman. Personaggio tra i più rivoluzionari e discussi della storia americana, nel film è ritratta nei giorni immediatamente successivi all’assassinio del marito, quando concesse un’intervista divenuta mito alla rivista Life. L’attrice ha reso in modo perfetto la grazia, la compostezza e l’infinita eleganza di una figura che rese la Casa Bianca molto più vicina al popolo e impresse una significativa svolta al ruolo della donna nella società. Dolente, sovente amara e combattuta, è anche connessa a una dimensione luttuosa quasi shakespeariana, ma dalla quale emerge una forza di volontà immensa, uno spirito indomito.

3- La star del foro


Da molti punti di vista, l’elezione di Kamala Harris è parsa in parte mitigare la grave perdita di una paladina dei diritti delle donne ed un simbolo dell’emancipazione come Ruth Bader Ginsburg, avvocato, magistrata e giudice della Corte Suprema. Nel bipic Una Giusta Causa di Mimi Leder è interpretata da Felicity Jones, che dona la grandezza di una giovane ragazza, la quale, con le sue sole forze, riuscì ad abbattere ogni pregiudizio, a farsi spazio nell’attività forense, contribuendo in modo inestimabile a rivoluzionare la legge americana e soprattutto il ruolo delle donne nella società.

4- La lady di ferro


Ancora in Gran Bretagna, ancora una donna forte, anzi fortissima: Margaret Thatcher, la lady di ferro, per 11 anni Primo Ministro e una delle personalità più influenti della storia moderna. Meryl Streep si guadagnò il suo terzo Oscar per l’eccezionale ritratto di una figura che (al di là dell’opinabilità sul suo lascito politico) fu semplicemente rivoluzionaria, si dimostrò capace di azzerare ogni limite, ogni barriera che la società di quegli anni poneva a una ragazza. The Iron Lady è l’affresco definitivo di una protagonista adamantina, carismatica e appassionata, sprezzante a ogni imposizione, in grado di dominare con un solo sguardo stanze piene di uomini arroganti e vanesi.

5- Il genio dei numeri


Katherine Johnson (interpretata da Taraji P. Henson ne Il diritto di contare) è in assoluto una delle figure più importanti di questo elenco. Matematica e fisica afroamericana, in un paese dove ancora vigeva la segregazione e le donne erano ritenute esseri inferiori, dovette superare ostacoli a dir poco pazzeschi per veder riconosciute la sua competenza, dando un immenso contributo al programma spaziale della NASA nei primi anni ’60. Il film di Theodore Melfi è semplicemente perfetto nello sposare la dimensione privata con quella professionale, e nel far comprendere la grandezza di Katherine, che è stata per tutta la sua vita un modello e una fonte d’ispirazione.

6- L’attivista


Nel Regno Unito il diritto di voto alle donne fu riconosciuto nel 1928, alla fine di un percorso lungo, difficile, insidioso. Suffragette di Sarah Gravon rende omaggio alle più coraggiose, che sopportarono scherno, arresti, violenze, disprezzo e ripercussioni di ogni genere. Protagonista del film è Maud Watts (una bravissima Carey Mulligan), personaggio fittizio, ma ispirato alle moltissime attiviste che in quell’epoca difficile riuscirono a ottenere l’impensabile. Maud diventa la voce del cambiamento e della presa di coscienza decisiva e illuminante, assurge a simbolo della lotta politica e di classe, che fu anche lotta di genere.

7- La spia


Fair Game è uno dei migliori film di spionaggio del nuovo millennio; importante perché vero. Protagonista: Valerie Plame (Naomi Watts), agente della CIA che indagò sulle armi di distruzioni di massa in Iraq e che, insieme al marito Joseph Wilson (Sean Penn), finì nel mirino della Presidenza Bush per non aver avallato le menzogne usate per giustificare la guerra a Saddam. Valerie Plane non è una spia da romanzo o un’eroina, ma una donna retta, fedele al proprio paese e ai propri principi, che dovette subire di tutto per non essersi piegata a un governo criminale ed eversivo.

8- L’eroina-ombra della Casa Bianca

https://www.youtube.com/watch?v=u0GQBWjh5HE
Ben pochi personaggi femminili sono stati più importanti nel piccolo schermo di Oliva Pope, interpretata da Kerry Washington e “regina” di quel piccolo gioiello che è la serie Scandal di Shonda RimesBella, elegante, afroamericana, comincia come fixer del futuro presidente Grant, per poi ricoprire incarichi sempre più complessi e importanti, così come complesse e importanti si rivelano le sue avventure sentimentali. Protagonista rivoluzionaria, da molti definita post-razziale e post-ideologica, Olivia Pope è diventata simbolo della femminilità moderna, nonché icona di una nuova dimensione culturale e sociale per le donne americane, un ideale a cui aspirare nella vita quotidiana, distante da idealismi e da un perfezionismo irreale.

9- La profetica Selina


Veep è una serie fantastica e, a (ri)vederla oggi, appare sorprendente per come si collega alla prima vice-presidente e a ciò che in molti vedono nel suo futuro politico. Selina Catherine Meyer, interpretata da Julia Louis-Dreyfuss, è uno dei personaggi femminili più spiazzanti degli ultimi anni, per quanto non molto simile a Kamala Harris, anzi, il suo showrunner David Mandel ha dichiarato al Los Angeles Times che la odierebbe.  Forte, ambiziosa, armata di una lingua tagliente e di un’astuzia incredibile, è al centro di un iter in cui protagonista è la sua capacità di sopravvivere in un mondo spietato, sleale e dove lei si aggira armata di sarcasmo, improvvisazione e intelligenza. Un mondo soprattutto maschile, s’intende, dove le donne sono sovente messe in disparte, ridotte a comparse, ma dove lei si erge a simbolo di una rinnovata volontà di essere fondamentali, anche a costo talvolta di risultare spietate o antipatiche.

10- L’avvocato di tutte


La serie The Good Wife è la storia di Alicia Florrick, uno dei migliori personaggi femminili concepiti, le cui avventure sono peraltro incredibilmente simile a quelle di Kamala Harris. Di produzioni a dramma giudiziario o forense ce ne sono tante, ma in nessuna la dimensione esistenziale femminile è analizzata e approfondita in modo così sublime, in nessuna si è creato un microcosmo così fedele alla realtà della società americana. Julianna Margulies, algida ed elegante, è la rappresentazione perfetta del dilemma che, purtroppo, continua ad attanagliare ogni donna sul ruolo da ricoprire: madre, moglie o lavoratrice? Il tutto dovendo fare i conti con mariti ed amanti fedifraghi, e un contesto a base di apparenze e veleni.

Potrebbe interessarti anche





[Fonte Wired.it]