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martedì, Lug 30

Le medaglie delle Olimpiadi di Tokyo 2020 sono fatte di smartphone riciclati


In tutto in Giappone per produrle sono state raccolte 80mila tonnellate di scarti elettronici. Gli ideatori dell’iniziativa sperano che non rimarrà un caso isolato

(foto: Alessandro Di Ciommo/NurPhoto via Getty Images))

Manca ancora un anno alle Olimpiadi di Tokyo 2020 ma questa edizione ha già una particolarità: le 5mila medaglie che verranno conferite agli atleti che eccelleranno nelle discipline sono state realizzate riciclando sei milioni di smartphone.

Non è la prima volta che l’economia circolare fa il suo debutto ai giochi olimpici, a dire il vero: anche parte delle medaglie delle Olimpiadi e Paralimpiadi invernali di Vancouver nel 2000, e il 30% circa di quelle delle Olimpiadi di Rio, nel 2016, erano state realizzate recuperando dispositivi elettronici. La novità sta soprattutto nella portata del progetto: questa volta tutte sono frutto del riciclo di materiali di scarto, e l’intero Giappone ha contribuito al progetto.

Come fa uno smartphone a diventare una medaglia?

L’idea di realizzare le medaglie utilizzando rifiuti elettronici era stata annunciata a febbraio 2017. Due mesi più tardi era partita la raccolta dei dispositivi grazie alla collaborazione delle autorità locali giapponesi, che hanno coordinato più di duemila negozi di elettronica e oltre 1300 scuole, e al contributo di Ntt Docomo, il più importante operatore telefonico giapponese.

A febbraio di quest’anno il comitato per l’organizzazione dei Giochi aveva poi ufficializzato che le medaglie sarebbero state ricavate anche riciclando smartphone.

In due anni circa – il progetto è terminato nel marzo scorso – sono state recuperate vecchie macchine fotografiche, oltre a smartphone, laptop e altri dispositivi per un totale di quasi 80mila tonnellate di scarti.

Nei mesi successivi, questi oggetti sono poi stati demoliti e fusi per ottenere i metalli da utilizzare per creare le medaglie. In tutto, sono stati recuperati 32 chilogrammi d’oro, circa 3500 di argento e 2200 di bronzo (Olympic.org scrive di stime persino più alte).

Speriamo che il nostro progetto, che prevede di riciclare piccoli prodotti dell’elettronica, e i nostri sforzi per creare una società più attenta all’ambiente e sostenibile, diventino l’eredità dei Giochi olimpici di Tokyo 2020”, hanno annunciato gli ideatori dell’iniziativa. Le medaglie sono state progettate da Junichi Kawashini, che è riuscito a imporsi battendo gli altri 399 designer che avevano preso parte al concorso. Simboleggiano l’energia degli atleti, ma sono anche un omaggio al valore dell’amicizia.

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