In tutto in Giappone per produrle sono state raccolte 80mila tonnellate di scarti elettronici. Gli ideatori dell’iniziativa sperano che non rimarrà un caso isolato

(foto: Alessandro Di Ciommo/NurPhoto via Getty Images))

Manca ancora un anno alle Olimpiadi di Tokyo 2020 ma questa edizione ha già una particolarità: le 5mila medaglie che verranno conferite agli atleti che eccelleranno nelle discipline sono state realizzate riciclando sei milioni di smartphone.

Non è la prima volta che l’economia circolare fa il suo debutto ai giochi olimpici, a dire il vero: anche parte delle medaglie delle Olimpiadi e Paralimpiadi invernali di Vancouver nel 2000, e il 30% circa di quelle delle Olimpiadi di Rio, nel 2016, erano state realizzate recuperando dispositivi elettronici. La novità sta soprattutto nella portata del progetto: questa volta tutte sono frutto del riciclo di materiali di scarto, e l’intero Giappone ha contribuito al progetto.

Come fa uno smartphone a diventare una medaglia?

L’idea di realizzare le medaglie utilizzando rifiuti elettronici era stata annunciata a febbraio 2017. Due mesi più tardi era partita la raccolta dei dispositivi grazie alla collaborazione delle autorità locali giapponesi, che hanno coordinato più di duemila negozi di elettronica e oltre 1300 scuole, e al contributo di Ntt Docomo, il più importante operatore telefonico giapponese.

A febbraio di quest’anno il comitato per l’organizzazione dei Giochi aveva poi ufficializzato che le medaglie sarebbero state ricavate anche riciclando smartphone.

In due anni circa – il progetto è terminato nel marzo scorso – sono state recuperate vecchie macchine fotografiche, oltre a smartphone, laptop e altri dispositivi per un totale di quasi 80mila tonnellate di scarti.

Nei mesi successivi, questi oggetti sono poi stati demoliti e fusi per ottenere i metalli da utilizzare per creare le medaglie. In tutto, sono stati recuperati 32 chilogrammi d’oro, circa 3500 di argento e 2200 di bronzo (Olympic.org scrive di stime persino più alte).

Speriamo che il nostro progetto, che prevede di riciclare piccoli prodotti dell’elettronica, e i nostri sforzi per creare una società più attenta all’ambiente e sostenibile, diventino l’eredità dei Giochi olimpici di Tokyo 2020”, hanno annunciato gli ideatori dell’iniziativa. Le medaglie sono state progettate da Junichi Kawashini, che è riuscito a imporsi battendo gli altri 399 designer che avevano preso parte al concorso. Simboleggiano l’energia degli atleti, ma sono anche un omaggio al valore dell’amicizia.

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