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giovedì, Gen 21

Le migliori performance alla cerimonia d’inaugurazione di Joe Biden e Kamala Harris



Da Wired.it :

Da Lady Gaga a Jennifer Lopez, da Bruce Springsteen a Katy Perry, passando per la giovanissima poetessa Amanda Gorman: qui le esibizioni memorabili che hanno accompagnato il giuramento del 46esimo presidenti degli Stati Uniti

lady gaga, biden
(Foto: Getty Images)

La cerimonia d’inaugurazione del nuovo presidente degli Stati Uniti Joe Biden e della sua vice Kamala Harris è stata solenne ma diversa dal solito, soprattutto a causa delle misure di sicurezza messe in campo sia per prevenire il coronavirus sia per evitare episodi di violenza dopo Capitol Hill. Nonostante ciò, si è confermato un momento profondamente significativo, durante il quale l’America e il mondo interno sono tornati a respirare con gioia e ottimismo lasciandosi alle spalle Donald Trump. E il cambio di passo rispetto all’insediamento di quest’ultimo non poteva che essere evidente, anche nei momenti di intrattenimento.

Dopo quattro anni di continue schermaglie fra l’ormai ex presidente e l’establishment di Hollywood, la cerimonia d’inaugurazione ha visto accorrere entusiaste moltissime star del gotha a stelle e strisce. Il giuramento vero e proprio di Biden e Harris è stato intervallato da momenti di grande commozione, come quando la popstar Lady Gaga ha cantato l’inno nazionale. Da Jennifer Lopez a Bruce Springsteen, da Justin Timberlake a Demi Lovato, sono stati tantissimi gli artisti che hanno animato la giornata, anche nello speciale televisivo Celebrating America, andato in onda in prima serata a reti unificate. Presentato da Tom Hanks, il programma ha sostituito il consueto ballo formale che si tiene la sera dell’inaugurazione, quest’anno cancellato per il Covid, ma è stato anche un’ulteriore occasione per lanciare un appello di unità e concordia.

Lady Gaga

L’highlight della giornata è arrivato subito, appunto, con l’esibizione di Lady Gaga, che ha cantato l’inno nazionale degli Stati Uniti, Star Spangled Banner, in un’esibizione molto solenne ma al contempo nelle corde della star. Splendida nel suo outfit impreziosito da un’enorme colomba dorata, ha cantato con grande trasporto, accompagnandosi con gesti plateali e densi di significato, come quando al verso “out flag was still there” ha indicato il Campidoglio teatro settimane fa dell’attacco da parte dei supporter di Trump.

Jennifer Lopez

Dopo Lady Gaga, di origini italiane, a cantare è toccato a Jennifer Lopez, di Portorico. L’artista, che si batte da sempre per i diritti dei cittadini ispanici degli Stati Uniti, ha preparato un medley composto da This Land is Your Land e America the Beautiful, lanciando poi un accorato appello in spagnolo (“Una nación indivisible con libertad y justicia para todos”, ovvero “una nazione indivisibile con libertà e giustizia per tutti”), prima di concludere con un verso della sua celebre hit Let’s Get Loud.

Amanda Gorman

Ventiduenne di Los Angeles, la poetessa e attivista Amanda Gorman è stata la più giovane autrice a partecipare a un’inaugurazione presidenziale. Nonostante non abbia cantato, la sua performance ha rapito l’attenzione degli spettatori: ha infatti recitato The Hill We Climb, un suo componimento di sei minuti che vuole invitare alla speranza, al superamento delle divisioni e delle difficoltà: “Quando arriva il giorno ci chiediamo: dove trovare in quest’ombra senza fine?”, dice l’inizio della sua poesia, recitata nello stile spoken word di icone come Maya Angelou.

Bruce Springsteen

La serata si è aperta con Bruce Springsteen, in piedi (e infreddolito) da solo di fronte al Lincoln Memorial di Washington, accompagnato da chitarra e microfono. Il Boss ha inaugurato l’evento cantando Land of Hope and Dreams, un inno che ripercorre con grande drammaticità i momenti salienti della storia americana.

Jon Bon Jovi

Lo speciale condotto da Tom Hanks ha visto numerosi artisti e cantanti collegarsi da tutte le parti del paese per partecipare alla cerimonia: Jon Bon Jovi, per esempio, si è esibito da un tetto di Miami cantando Here Comes The Sun dei Beatles, un chiaro riferimento all’inizio di una nuova era, fra l’altro particolarmente ironico visto che, a pochi chilometri da lì, Trump iniziava la sua vita da non-presidente nel resort di Mar-a-Lago.

Demi Lovato

Emozionante anche l’esibizione della giovane star Demi Lovato che, da Los Angeles, ha cantato Lovely Day di Bill Withers. L’ha fatto di fronte a un grande schermo virtuale in cui comparivano i volti di numerosi medici, infermieri e altri operatori sanitari che si sono uniti a lei in un toccante coro di speranza. La performance segna una nuova attenzione dell’amministrazione Biden nei confronti della lotta al coronavirus, dimostrata anche nei primi ordini esecutivi firmati dal nuovo presidente.

Katy Perry

A concludere Celebrating America ci ha pensato Katy Perry: con il Washington Monument visibile in lontananza alle sue spalle, la popstar ha intonato una versione orchestrale del suo successo Firework, mentre il cielo della capitale Usa si illuminava di un vero e proprio tripudio di fuochi d’artificio degno delle celebrazioni del 4 luglio. Un finale smaccatamente patriottico, ma anche giustamente spettacolare.

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[Fonte Wired.it]