Seleziona una pagina
sabato, Mag 30

Le migliori serie alla conquista dello spazio



Da Wired.it :

Dalla parodia di Star Trek a Extant fino alla nuovissima Space Force, da oggi su Netflix. Abbiamo selezionato le produzioni cosmiche

Oggi, 29 maggio, fa il suo debutto su Netflix la serie comica Space Force. Creata da Greg Daniels e Steve Carell, già duo rodato in The Office, la produzione prende il via dalla folle idea, poi effettivamente realizzata, del presidente Trump di creare una divisione militare preposta all’esplorazione, alla difesa e alla colonizzazione dello spazio. Forse non perfettamente riuscita, comunque questa serie cala nella realtà – seppur parodica – la corsa al “futuro extraterrestre”, già vista in tantissime altri prodotti del piccolo schermo, più o meno realistici, più o meno fantascientifici. Qui quelli che vale la pena recuperare.

1. For All Mankind

Una delle serie più recenti che tratta il tema della conquista dello spazio è di sicuro For All Mankind, ambiziosa produzione che ha segnato, fra le altre, il debutto del servizio streaming Apple Tv+. Siamo nel cosiddetto genere dell’ucronia, ovvero delle narrazioni che immaginano come sarebbe stata una storia alternativa se un qualche evento epocale fosse andato diversamente: in questo caso si immagina che sia stata l’Unione sovietica a sbarcare per prima sulla LunaLa Nasa è nel più totale sconforto, ma tenta un piano di conquista ancora più ambizioso, coinvolgendo anche moltissime donne e rappresentati delle minoranze, ritenuti una risorsa inedita. La riscrittura dei fatti storici, seppure leggermente idealizzata, funziona soprattutto perché propone figure storiche come Neil Armstrong, Buzz Aldrin e Wernher von Braun.

2. Another Life

Nell’estate 2019 aveva fatto il suo debutto su Netflix anche la serie sci-fi Another Life. Quando uno strano artefatto alieno a forma di nastro di Möbius arriva sulla Terra, l’astronauta Niko Breckinridge (interpretata da Katee Sackhoff, già protagonista di Battlestar Galactica) riceve l’incarico di guidare un’esplorazione spaziale mirata a tentare un contatto con la popolazione extraterrestre che ha inviato il nastro. Nel frattempo, il marito Erik Wallace (Justin Chatwin), uno scienziato dell’Interstellar Command, non riesce a trovare una chiave per comunicare con il monolite. Il rischio, per entrambe le missioni, è quello di scatenare una guerra interstellare, ma anche di mettere in dubbio l’integrità stessa delle persone coinvolte in questa pericolosissima sfida. Nonostante molti elementi della serie siano una riproposizione di parecchi cliché fantascientifici, l’approccio intenso e fatto di grande suspence ha convinto a commissionare una seconda stagione.

3. The Expanse

Tratta dalla saga di libri sci-fi scritti dagli autori che si celano dietro allo pseudonimo collettivo James S. A. Corey, The Expanse è una delle serie futuristiche più apprezzate degli ultimi anni. Prodotta dapprima dal canale americano Syfy, è poi passata ad Amazon Prime Video che la distribuisce in tutto il mondo. Il grande successo è dovuto alla costruzione di un universo narrativo molto denso, che immagina un futuro in cui l’umanità ha colonizzato il sistema solare, tanto poi da dividersi in diverse fazioni: la guerra fra terrestri, marziani e abitanti degli asteroidi è sempre sull’orlo di scoppiare, e alla vicenda bellica si legano tante altre storie, a partire da quelle dell’equipaggio della nave spaziale Rocinante. A complicare le cose e ad aprire ulteriori scenari sono dei portali che permettono di spostarsi da una parte all’altra della galassia, non senza ambigue conseguenze. Arrivata alla sua quarta stagione, la serie arriverà presto su Amazon con un quinto ciclo di episodi.

4. Extant

In Extant l’astronauta Molly Woods torna sulla Terra dopo una missione spaziale di 13 mesi e scopre di essere incinta. Il problema è che la sua era una missione in solitaria e l’unica presenza che ha incrociato in orbita è stato il fantasma di un suo vecchio amante, deceduto tempo prima. La rivelazione della gravidanza getta una luce misteriosa e ambigua sulle sue relazioni personali, soprattutto nei confronti del marito John, un ingegnere robotico che aveva in precedenza creato il loro figlio Ethan, un prototipo avanzatissimo di androide. A interpretare la protagonista di questo titolo prodotto da Steven Spielberg è l’intensa e carismatica Halle Berry, che assume un ruolo anche più d’azione nella seconda e ultima stagione,  (anche se probabilmente ci sarebbe stato spazio per ulteriori approfondimenti avvincenti).

5. The Orville

Lo spazio, si sa, è un tema talmente ampio che non si presta solo alle narrazioni fantascientifiche tout court (stile dramma extraterrestre ed esplorazioni ultratecnologiche). C’è anche margine per tantissima commedia. Lo sa bene Seth MacFarlane, il prolifico e irriverente creatore de I Griffin, che qui si cala nei duplici panni di ideatore e protagonista. Il concetto di base è quello di una parodia delle tante serie sci-fi che hanno plasmato l’immaginario comune negli scorsi decenni, a partire da Star Trek. Ma al di là degli intenti parodici, The Orville riesce a raccontare una vicenda di varia umanità, in cui a dominare sono i difetti e le fragilità dei singoli membri dell’equipaggio, messi in confronto all’incommensurabile gravità dell’esplorazione spaziale. Da notare anche il gran numero di guest star, da Rob Lowe a Charlize Theron, da Liam Neeson a Bruce Willis. Le riprese della terza stagione sono state messe in pausa per via del coronavirus.

Potrebbe interessarti anche





[Fonte Wired.it]