Da Wired.it :
La decisione del governo ufficiale nel pomeriggio: scuole e università chiuse fino al 15 marzo, con particolari precauzioni nelle interazioni sociali. La prossima settimana potrebbe arrivare un nuovo decreto
È ufficiale: il governo ha dato il via libera alla chiusura di scuole e università in tutta Italia fino al 15 marzo, come ulteriore misura per contrastare la diffusione del coronavirus. La decisione è arrivata nel vertice di questa mattina tenutosi a Palazzo Chigi tra il premier Giuseppe Conte e i suoi ministri, al fine vagliare la possibilità di adottare nuovi provvedimenti per contrastare il dilagare dell’epidemia nel paese. Il provvedimento ha passato l’esame del comitato tecnico-scientifico, così come riferito dalla ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina: “Abbiamo chiesto una valutazione della misura al comitato perché ne verificasse la proporzionalità rispetto allo scenario epidemiologico del paese in questo momento”.
Lo stop alle attività scolastiche e accademiche per le prossime due settimane arriva due giorni dopo la pubblicazione dell’ultimo decreto d’emergenza sul coronavirus, che aveva visto l’Italia divisa in tre macro aree in base al numero e alla gravità dei contagi, più altre regole di condotta sanitaria e sociale per evitare grandi aggregazioni di persone in un unico luogo.
Verso un nuovo decreto
Il governo valuta quotidianamente nuove misure contenitive, lavorando a stretto contatto con il comitato scientifico. Proprio per questo, probabilmente la prossima settimana, dovrebbe arrivare un nuovo decreto della presidenza del consiglio che raccoglie le indicazioni del comitato, arrivate ieri al governo. Le nuove misure, stando a una prima bozza che circola, sono: stop a eventi pubblici, teatri, cinema, congressi e manifestazioni fino al 20 marzo; le competizioni sportive si svolgeranno solo a porte chiuse; evitare abbracci e strette di mano e starnutire o tossire in un fazzoletto; mantenere una distanza di almeno un metro da altre persone; meglio rimanere in casa anche se si ha soltanto un po’ di febbre e non c’è alcun sospetto di aver contratto la malattia; chi ha più di 75 anni o chi ha più di 65 ma è malato non deve frequentare luoghi affollati; divieto di accompagnare persone nei pronto soccorso; palestre e piscina rimangono aperte, ma nel rispetto delle norme igieniche e delle misure di prevenzione dal contagio.
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