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sabato, Apr 03

Le nuove uscite a fumetti della settimana



Da Wired.it :

Una bambina giapponese, un’attivista curda, uno scalatore, una gatta nera e uno spettro irrequieto. Sono i protagonisti delle migliori storie appena uscite tra graphic novel e manga

Cinque storie per cinque protagonisti. Una bambina giapponese di sette anni, un’artista e attivista curda, un ragazzo appassionato di scalate, lo spirito di una ragazza suicida e una dolce e sensibile gatta nera.

Le novità a fumetti della settimana regalano ai lettori personaggi, luoghi e vicende indimenticabili, tra graphic journalism, manga e virtuosismi surrealisti.

1. L’infanzia giapponese di Miyo-Chan, di Midori Yamane

La vita dei bambini non è tutta rose e fiori (di ciliegio) in Giappone. Anche i più piccoli, infatti, sono chiamati ad apprendere regole, doveri, riti e usanze, e guai a chi non rispetta le tradizioni. Tanta fatica però è ripagata dalla possibilità di partecipare, a volte come protagonisti, alle tante feste e ricorrenze folkloristiche del Paese del Sol Levante.

Midori Yamane racconta ai lettori dodici di queste occasioni, una per ogni mese, dal punto di vista di Miyo-Chan, una bambina di sette anni che delle feste vive gli aspetti più belli e quelli più faticosi. Scopriremo così come si celebra lo Shogatsu, il nuovo anno; come si balla la danza del leone; cosa devono fare le bambine in occasione della primavera per il Momo no sekku; e tante altre ricorrenze giapponesi.

Una graphic novel suggestiva e imperdibile per gli amanti del Giappone; un’opera a metà strada tra racconto delle tradizioni, graphic journalism, slice of life e “manuale d’istruzioni” per costruire maschere da demoni ed elmi da guerriero, disporre i piatti in modo tradizionale e imparare a vivere le tante, suggestive festività giapponesi (edizioni Oblomov, 112 pp, 17 euro).

2. Prigione Numero 5, di Zehra Doğan

Zehra Doğan è un’attivista, giornalista e artista curda, le cui opere sono esposte anche alla Tate Modern di Londra e al Drawing Center di New York. Nel 2017 fu condannata a quasi 3 anni di carcere per “propaganda terroristica”. L’accusa: aver condiviso un suo dipinto raffigurante la distruzione di Nusaybin, città al confine con la Siria, raffigurando bandiere turche sugli edifici distrutti.

Rinchiusa nella prigione numero 5 di Diyarbakir, nella Turchia orientale, Zehra non rinuncia all’arte come modalità di espressione e ribellione. Priva anche di fogli per disegnare, ricorre a una scappatoia: la sua amica Naz-Oke le invia delle lettere, lasciando accuratamente il retro bianco. La giovane artista affida a questi fogli, fatti poi uscire di nascosto dalle mura del carcere, le illustrazioni della propria prigionia, i ricordi della lotta e della resistenza, le riflessioni amare ma indomite suscitate dai tre anni in carcere.

Prigione numero 5 è un’opera di graphic journalism ostinata, carica di rabbia e ribellione; non è soltanto la storia Zehra, ma anche la sua testimonianza della resistenza del popolo curdo (edizioni BeccoGiallo, 128 pp, 20 euro)

3. Parete Nord, di Jean-Marc Rochette, Olivier Bocquet

Da bambino, Jean-Marc trascorreva ore chiuso in un museo, affascinato dai quadri. Sinché, costretto dalla famiglia a una lunga passeggiata in montagna, non ebbe una rivelazione dopo aver scalato un alto pendio ed essersi ritrovato dinanzi a un panorama aperto.

Quell’attimo folgorante segnò l’inizio di una passione non poi così diversa da quella per i quadri: il richiamo della roccia nuda, della scalata, delle asperità della montagna. Dalle prime esperienze, ancora ragazzino e inesperto, insieme al migliore amico Sempé, sino alle arrampicate più impegnative, condotte fuggendo dal collegio, vincendo le resistenze della famiglia, scoprendo il coraggio e la resistenza che emergono nelle condizioni più aspre.

Un romanzo di formazione a fumetti, narrato all’ombra dell’Ailefroide, la mitica Parete Nord che rappresenta per Jean-Marc il titano ultimo da scalare e conquistare. La nuova graphic novel di Jean-Marc Rochette, già autore di Snowpiercer e Il lupo (L’ippocampo edizioni, 298 pp, 25 euro).

4. Karmen, di Guillem March

Nella solitudine del proprio bagno, in un appartamento a Palma de Maiorca condiviso con una coinquilina, Catalina si toglie la vita per amore. Mentre il sangue esce dalle sue vene, una strana apparizione fa il suo baldanzoso ingresso sulla scena: una ragazza dai capelli rosa e dal corpo di scheletro. Dice di chiamarsi Karmen, e ha poteri straordinari.

Karmen trascina fuori Catalina, ora invisibile e intangibile, e la conduce in un viaggio alla ricerca di qualcosa. Una ragione per vivere, forse, o una ragione per morire. I due spettri si aggirano per le strade di Palma, incrociando le vite (e le morti) di molti dei suoi abitanti. Ma chi è davvero Karmen? Un angelo, un fantasma, o qualcosa di più?

Una graphic novel che ricorda da vicino il film cult Ghost e che intreccia eros e thanatos con un pizzico di umorismo e filosofia, scritta e illustrata da Guillem March con un tratto che fa sfoggio di espressività e conoscenza dell’anatomia (Panini Comics, 112 pp, 24 euro).

5. Caro, Chibi è scomparsa, di Keiko Nishi

Una coppia di mezza età trascorre giornate serene tra faccende quotidiane, telefilm in tv, piccoli brontolii domestici. Ora che i figli sono cresciuti, a far loro compagnia è rimasta Chibi, una dolce gatta nera, forse un po’ troppo pasciuta, che regolarmente ruba il posto al padrone ed esige coccole e pappa dalla “mamma” adottiva.

Tra i due umani, però, ci sono tensioni non dette che riemergono dopo anni di silenzi. Il matrimonio, combinato dai genitori della coppia, è stato lungo ma forse privo d’amore. Tristezza e rimpianti attanagliano i due. Forse proprio per questo, avvertendo in qualche modo la gravità della situazione, Chibi un giorno scompare. La sua assenza è il motore che innesca un chiarimento dei conti tra i suoi padroni.

Dopo il successo di  Shiro, una vita insieme a un gatto, Keiko Nishi torna con un nuovo manga dolceamaro per gli amanti dei gatti (edizioni Dynit, 216 pp, 17,90 euro).

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[Fonte Wired.it]