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mercoledì, Lug 03

Le rovine di un antico palazzo emergono dalle acque del Tigri


In Iraq, la siccità ha portato alla luce le rovine di un antico palazzo che potrebbero fornirci preziosi indizi sulla misteriosa storia dell’Impero di Mitanni

palazzo
(Foto: University of Tübingen and Kurdistan Archaeology Organisation)

Sulle rive del fiume Tigri, nella regione del Kurdistan in Iraq, sono appena state scoperte le rovine di un antico e imponente palazzo risalente all’età del bronzo. Una scoperta sorprendente che potrebbe rilevare nuovi e preziosi dettagli sul misterioso Impero di Mitanni, un regno che abitava il nord della Mesopotamia tra il 1450 e il 1350 a.C. (Tardo Bronzo), e di cui, tuttavia, non abbiamo finora avuto fonti originali per poterne ricostruire la storia.

A raccontarlo è stato un team di archeologi curdi e tedeschi che, dopo un decennio di lavori, hanno portato alla luce le antiche rovine del palazzo, nel sito Kemune, nel bacino idrico della Diga di Mosul del Kurdistan iracheno. Uno scoperta resa possibile a causa del ritiro delle acque nella diga, dovuta alla grave siccità del 2018, durante la quale gli archeologi sono stati finalmente in grado di trasferirsi per le ricerche e gli scavi. “La scoperta è una delle più importanti della regione negli ultimi decenni”, commenta l’archeologo curdo Hasan Ahmed Qasim dell’Università di Duhok.

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(Foto: University of Tübingen and Kurdistan Archaeology Organisation)

Per ora, i ricercatori hanno portato alla luce le pareti interne del palazzo, alcune altre più di 2 metri, e di uno spessore fino a 2 metri, mattoni fusi utilizzati probabilmente come lastre per pavimenti, 10 tavolette di argilla inscritte e dipinti di colore rosso e blu sulle pareti molto ben conservati. Il palazzo, secondo le stime degli esperti, sarebbe stato situato su una terrazza che affacciava sulla valle del Tigri, a circa 20 metri da dove originariamente si trovava la sponda orientale del fiume. “Nel secondo millennio aC, i dipinti murali erano una caratteristica tipica dei palazzi dell’antico Vicino Oriente, ma raramente riusciamo a trovarli ben conservati”, commenta l’archeologa Ivana Puljiz dell’Università di Tubinga, in Germania. “Quindi scoprire dipinti a Kemune è una scoperta archeologica davvero sensazionale”.

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(Foto: University of Tübingen and Kurdistan Archaeology Organisation)

Inoltre, con le prime traduzioni delle tavolette di argilla gli esperti sperano ora che questi scritti possano aiutarci a capire di più sulla politica, l’economia, i movimenti e la storia dell’Impero Mitanni. “Questo è uno degli imperi meno conosciuti dell’Antico Vicino Oriente”, conclude Puljiz. “Le informazioni sui palazzi del periodo dei Mitanni sono finora disponibili solamente a Tell Brak in Siria e nelle città di Nuzi e Alalakh, entrambe situate alla periferia dell’impero, mentre la capitale dell’Impero Mittani non è ancora stata identificata. La scoperta di un palazzo Mitanni a Kemune è quindi di grande importanza per il mondo dell’archeologia”.

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