Le ruote Miche daranno il meglio assieme alle biciclette dell’altro storico brand italiano Wilier Triestina, che al Tour de France predisporrà per il team francese il modello standard Filante Slr, la speciale per salite Verticale Slr e l’astronave per la cronometro Supersonica Slr con quest’ultima che ospiterà le ruote Crono e Spx3 appositamente progettate per lo sforzo contro il tempo. Al Tour de France, la Groupama FDJ punterà sulle tappe con il giovane Romain Grégoire che di recente si è ben distinto al Giro della Svizzera e sull’esperienza del “ciclista-filosofo” Guillame Martin per la classifica generale. Piccola curiosità, in un Tour de France si stimano circa 300 ruote necessarie per completare le 21 tappe; ogni sera, i meccanici effettuano una manutenzione ingrassando i mozzi, sostituendo cuscinetti e regolando le misure.
Una produzione made in Italy
Miche è stata fondata nel 1919 e inoltre un secolo di vita ha saputo evolversi inseguendo le ultime soluzioni tecnologiche, conquistando i favori del ciclismo professionistico e anche l’esigente mercato estero. Il 95% della produzione è infatti destinato all’export verso circa 30 paesi e in modo particolare verso Cina e Stati Uniti. A differenza di molti altri brand storici, Miche ha tenuto caro il proprio stabilimento in Italia, con una produzione 100% tricolore: a San Vendemmiano, in provincia di Treviso, lavorano 42 dipendenti con soluzioni di ultima generazione tra robot e magazzini automatizzati. Ogni anno vengono sfornate 25.000 coppie di ruote assieme a 50.000 pacchi pignone e 35.000 corone, ovvero le parti rotanti che accolgono il movimento della catena su retro e fronte della bici. Il 95% della produzione è destinata all’export. Un futuro che gira veloce Miche oggi è presente in oltre 30 paesi, e guarda con interesse ai mercati emergenti, dalla Cina agli Stati Uniti
