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venerdì, Set 27

Le telefonate al servizio clienti potrebbero diventare a pagamento


L’Agcom sta valutando l’ipotesi di rendere a pagamento le chiamate al servizio informazioni di società di telefonia, della luce e del gas e delle pay-tv

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(Foto: Shutterstock)

Potrebbero esserci brutte notizie in vista per i consumatori italiani che vorranno chiamare le società di servizi per chiedere informazioni. L’autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) starebbe valutando la possibilità di mettere a pagamento le chiamate al servizio informazioni delle società di telefonia, della luce e del gas, e di quelle della pay-tv. Oggi telefonare al servizio clienti di queste compagnie è gratuito, ma dal 2020 la musica potrebbe cambiare.

Nella delibera, Agcom si concentra soprattutto sul fatto che in molti casi i servizi ai clienti forniti al telefono, via email, via chat oppure tramite le applicazioni delle diverse società non sono sempre di qualità, e spesso “gli utenti italiani lamentano l’inefficacia o la cattiva organizzazione dello strumento”.

La convinzione dell’autorità è che con un servizio a pagamento la qualità del servizio stesso possa migliorare, dato che le compagnie potrebbero cominciare a considerarlo come una “leva concorrenziale”. Inoltre, dato che nella maggior parte dei casi gli utenti chiamano per sapere come muoversi in caso di guasti o malfunzionamenti, ricevere informazioni precise e un servizio di qualità può fare la differenza.

L’autorità fa anche sapere che questo tipo di servizi di contatto è già a pagamento in molti altri paesi dell’Unione europea. E proprio seguendo quegli esempi, tra le intenzioni di Agcom c’è quella di porre comunque dei limiti al prezzo imposto per questo tipo di comunicazioni, così da evitare che siano invece le compagnie a imporre i loro costi per questo genere di intervento.

Per gli utenti non ci sarebbe quindi un sovrapprezzo da pagare per i numeri del servizio clienti, ma soltanto una soglia di spesa stabilita secondo le norme vigenti. In alcuni Paesi, per esempio, l’utente non paga per i tempi di attesa e la spesa è calcolata soltanto da quanto il call center risponde. In altri casi, invece, il costo della chiamata non può superare quello di una normale telefonata dal numero fisso oppure dal cellulare verso altre utenze telefoniche.

Se questa ipotesi dovesse tradursi in realtà, resterà comunque garantita la gratuità dei contatti con il servizio clienti per le categorie disagiate, come anziani con pensioni basse e disoccupati.

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