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venerdì, Nov 20

Le terapie intensive hanno superato la soglia critica in 17 regioni a causa del Covid-19



Da Wired.it :

L’allarme è stato lanciato dall’Agenzia per i servizi sanitari regionali, non solo per le terapie intensive ma anche per i reparti di medicina ospedalieri. Mentre i medici di base entrano in “stato di agitazione” a causa del troppo lavoro

(foto: Alfonso Di Vincenzo/KONTROLAB/LightRocket via Getty Images)

Secondo l’Agenzia per i servizi sanitari regionali (Agenas), 17 regioni italiane su 20 hanno superato la soglia critica di malati di Covid-19 in terapia intensiva, fissata al 30%: la media nel Paese, invece, attualmente è intorno al 43%. Una settimana fa, stando a quanto riportato dal governo, le regioni oltre questo limite erano solo 10. Rispetto alla situazione nei singoli territori, in testa, si trovano Lombardia (64%), Piemonte (61%), Provincia Autonoma di Bolzano (57%), Umbria (55%), Liguria (53%), seguite da Toscana (47%), Valle d’Aosta (46%), Puglia (41%), Provincia Autonoma di Trento (39%), Sardegna (37%), Abruzzo (37%), Emilia-Romagna (35%), Calabria (34%, rispetto al 13% del 10 novembre), Campania (34%), Basilicata (33%) e Lazio (32%).

Anche la soglia dei pazienti affetti da coronavirus nei reparti di medicina degli ospedali (cosiddetta Area non critica), fissata al 40%, è stata sorpassata: al momento, i posti occupati sono il 51% a livello nazionale. Un dato stabile che riguarda 15 regioni su 20, a fronte delle 12 della settimana scorsa. In questo caso, il primato lo mantengono Provincia Autonoma di Bolzano (95%), Piemonte (92%) Liguria (74%), Valle d’Aosta (73%, in calo però rispetto all’85% del 10 novembre) e Provincia Autonoma di Trento (65%).

Questi aggiornamenti, basati su una rielaborazione da parte dell’Agenas dei dati della Protezione civile e del ministero della Salute, sono stati resi pubblici solo tre giorni dopo che il commissario straordinario per l’emergenza Domenico Arcuri aveva assicurato che non c’era nessuna pressione sui reparti ospedalieri.

Inoltre, una nota congiunta dei principali sindacati medici del 18 novembre ha dichiarato lo stato di agitazione dei medici di medicina generale. Come hanno riferito i medici di base a Repubblica, “i medici sono sottoposti a turni di lavoro massacranti anche a causa dei colleghi malati di Covid-19. Sono più di 20mila gli operatori sanitari (tra ospedalieri, Mmg e infermieri) infettati da settembre a oggi”. Tra essi, anche “i medici di medicina generale, lasciati spesso senza protezioni e con gli ambulatori scoperti, per i quali a volte non si riesce a trovare sostituti; chi rimane deve svolgere il lavoro anche per altri”.

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[Fonte Wired.it]