Scam Empire mostra però come dai tempi di Fraud Factory le organizzazioni criminali dietro alle frodi stiano assumendo la forma di strutture più complesse e come le tecnologie utilizzate siano diventate più integrate e sofisticate, coprendo l’intero ciclo della truffa, dalla ricerca delle vittime alla gestione delle comunicazioni e alla movimentazione dei fondi.
Le organizzazioni ora hanno capi dipartimento incaricati di seguire ogni fase del processo: ci sono manager a capo della ricerca dei contatti delle vittime, chi segue gli operatori incaricati di occuparsi del primo pagamento dei clienti, chi invece segue gli addetti agli investimenti sul lungo termine, e c’è tutto un dipartimento che si occupa di processare i pagamenti. Inoltre, ci sono figure con esperienza tecnologica che si occupano di gestire tutta l’infrastruttura digitale che permette alla frode di esistere.
Nel caso di Fraud Factory, a seguito della pubblicazione delle inchieste internazionali, gli uffici centrali per la criminalità informatica di Baviera e Sassonia, l’Ispettorato di polizia criminale dell’Alta Franconia, l’Ufficio di polizia criminale della Sassonia e la questura di Lipsia hanno gestito un’indagine tra Albania, Bulgaria, Macedonia del Nord, Ucraina e Georgia che ha portato al sequestro di telefoni e computer degli appartenenti al gruppo nel 2022. Due anni dopo anche l’Fsb, l’agenzia di intelligence della Russia, ha condotto delle indagini sul Milton Group che hanno portato all’arresto di undici ex dipendenti. Il gruppo è anche stato collegato a un ex politico georgiano, Davit Kezerashvili, ma i processi finora non hanno chiarito l’effettivo ruolo all’interno del sistema.
Lo sviluppo dei propri software in-house
Indagini simili sulla rete del Milton Group sono state aperte anche in Albania, partendo dall’ipotesi di frode informatica. Il gruppo si appoggiava a una società informatica locale che aveva sviluppato un software che si chiama IT PumaTS e permette di tenere traccia delle storico di ogni vittima, registrando le transazioni effettuate, i suoi dati personali, e qualsiasi informazione utile per la frode. Lo stesso software riemerge a distanza di anni nel leak di Scam Empire, utilizzato dal gruppo con base in Georgia. Come hanno ricostruito i colleghi tedeschi di Paper Trail Media, la mente dietro il software del call center è in carcere in Germania dal maggio 2024 e non ha voluto rispondere a una richiesta di commento dei giornalisti.
