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martedì, Nov 10

Le ultime da Trumplandia: anche Fox News ha mollato il presidente



Da Wired.it :

Mentre perfino i suoi avvocati e la rete conservatrice iniziano a mettere in dubbio le azioni del tycoon, il procuratore generale Barr vorrebbe unire alla lotta legale i vertici della magistratura degli Stati Uniti (che sarebbero neutrali)

(foto: Chip Somodevilla/Getty Images)

Il presidente uscente degli Stati Uniti Donald Trump non ha intenzione di concedere la vittoria al presidente eletto Joe Biden. Lo ha ribadito anche la segretaria dell’ufficio stampa della Casa Bianca Kayleigh McEnany durante un evento di campagna presso la sede del Comitato nazionale repubblicano nella sera di lunedì 9 novembre. McEnany non solo ha ribadito il rifiuto di Trump di accettare la sconfitta, ma ha anche rilanciato le accuse infondate di brogli elettorali portate avanti dal leader: i repubblicani vogliono che “ogni voto legale sia conteggiato e ogni voto illegale venga rigettato”, ha fatto sapere. 

Affermazioni così prive di fondamento che persino la rete di stampo conservatore Fox News, tradizionalmente vicina a Trump, ha deciso di interrompere la diretta della trasmissione del briefing di McEnany. “Dobbiamo essere molto chiari. Sta accusando l’altra parte di accogliere frode e voti illegali”, ha detto il presentatore del network Neil Cavuto. “A meno che lei non abbia più dettagli a sostegno delle sue accuse, non posso continuare a mostrarvi questo spettacolo in buona fede”. Durante l’ultima settimana, Fox News di Rupert Murdoch si è progressivamente allontanata da Trump per informare il proprio pubblico che il tycoon ha perso le elezioni presidenziali, nonostante le affermazioni contrarie di quest’ultimo. Fox, inoltre, è stata la prima rete televisiva a dichiarare Biden vincitore nello stato dell’Arizona.

Tuttavia, nonostante anche alcuni degli avvocati che seguono le sue azioni legali contro il sistema elettorale inizino ad avere dei dubbi, ci sono ancora molti repubblicani che continuano a sostenere le illazioni di Trump. Il leader della maggioranza Gop al Senato Mitch McConnell ha affermato lunedì che Trump “ha al 100% tutto il diritto” di esaminare le presunte irregolarità di voto, e durante un discorso al Senato non ha riconosciuto Biden come presidente eletto. Nella stessa giornata, il procuratore generale degli Stati Uniti, William Barr, ha autorizzato i pubblici ministeri federali a iniziare a indagare su “accuse sostanziali” di irregolarità di voto in tutto il paese, in netta rottura con l’atteggiamento di neutralità politica di lunga data della magistratura e nonostante la totale mancanza di prove che qualsiasi frode importante sia davvero stata commessa. 

Dopo il memorandum di Barr ai pubblici ministeri, infatti, il principale procuratore del Dipartimento di giustizia per crimini elettorali, Richard Pilger, si è dimesso per protesta. In una email indirizzata ai colleghi, Pilger ha sottolineato che il procuratore generale stava emanando “una nuova importante politica che abroga la politica di non interferenza durata quarant’anni per le indagini sulle frodi elettorali nel periodo antecedente alle elezioni che diventano certificate e incontestate”. Tuttavia, Pilger non ha chiarito se intende rimanere nel Dipartimento di giustizia con un’altra funzione o meno.

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[Fonte Wired.it]