Seleziona una pagina
lunedì, Ott 04

Lego Star Wars: Racconti spaventosi regala piccoli brividi senza emozionare



Da Wired.it :

Dopo il tentativo dell’anno scorso incentrato sul Natale, torna lo speciale d’animazione di Guerre stellari questa volta in salsa Halloween: gag e citazioni funzionano ma il livello non si allontana da un puro intrattenimento infantile

L’anno scorso i fan di Star Wars orfani della saga di Skywalker, terminata il dicembre precedente, avevano potuto godersi il Lego Star Wars: Holiday Special, uno speciale animato che rileggeva le tradizioni natalizie immergendole nei personaggi e nelle atmosfere della galassia lontana, lontana. L’esperimento era molto riuscito, riuscendo a innovare una canone stantio come quello festivo infarcendolo di citazioni per appassionati e una buona dose d’ironia, accontentando al contempo un pubblico di giovanissimi e i fan più adulti (ed esigenti). Quest’anno ci si riprova con Lego Star Wars: Racconti spaventosi, un altro speciale animato che ripropone la stessa formula declinandola però sui temi di Halloween. Sbarcato all’inizio di ottobre sullo streaming Disney+, lo speciale attinge allo stesso bacino di personaggi storici del franchise, immergendoli in una cornice da racconto dell’orrore (un orrore adatto ai bambini, ovviamente) ma forse non riesce ad azzeccare con altrettanta mira il bilancio del suo predecessore.

Il pretesto qui è quello tipico di molti prodotti d’intrattenimento legati a Halloween: c’è una storia più ampia che fa da cornice, al cui interno si inseriscono tre racconti separati che scandagliano i lati più oscuri della Forza e delle vicende di Star Wars. Tutto parte dal pilota Poe Dameron che, dopo la sconfitta del Primo Ordine avvenuta ne L’ascesa di Skywalker, è costretto a fare un atterraggio d’emergenza assieme al droide BB-8 sul pianeta Mustafar, dove Graballa the Hutt (cugino del più famoso Jabba) sta costruendo un hotel/parco di divertimenti dove prima sorgeva il castello di Darth Vader.  In attesa delle riparazioni, Poe e BB-8 incontrano Vanée, il vecchio servitore di Vader, il quale preso da una specie di delirio malefico inizia a raccontare, non senza secondi fini, una serie di storie legate a momenti oscuri della storia di Guerre stellari.

Ecco allora che, fra incantesimi e versi terrificanti, fra streghe galattiche e timeline alternative, vediamo come Ben Solo è stato attirato dal lato oscuro fino a diventare Kylo Ren; come sono risorti Darth Maul e General Grievous; come sarebbe andata se Luke Skywalker fosse entrato in possesso della zampa di Wookie che, memore del racconto La zampa di scimmia di W. W. Jacobs, esaudiva ogni suo più scellerato desiderio. È soprattutto in queste storie incastonate che si vedono tutti i pregi e tutti i difetti di un progetto come Racconti spaventosi: da una parte è interessante vedere come ci siano ancora milioni di angoli in tutto l’universo di Star Wars che possono essere espansi ed esplorati (anche in modo semiserio), dall’altra però queste estensioni sembrano pretestuose e dicono più di una possibilità infinità di stiracchiare ogni cosa più che di valorizzare effettivamente il tesoro narrativo accumulato.

Ovvio che questa è una produzione che parla soprattutto ai bambini e probabilmente su quel fronte, fra battutine alquanto sciocche e piccoli brividi (letteralmente), il risultato è più che riuscito. Non si è ripetuta però quell’armonia quasi serendipica fra livello infantile e livello più consapevole della narrazione. Forse questa uscita è fin troppo vicina all’esordio recente di Star Wars: Visions, un’antologia animata che ha galvanizzato i fan trasportandoli in territori narrativi ed estetici davvero originali e mai esplorati prima. L’impressione, in generale, è che Star Wars sia davvero un mondo narrativo che ha ancora molto da dare, se trattato con grande rispetto e un po’ di coraggio. Questo di Racconti spaventosi è invece più che altro un’appendice gratuita e giocosa, che stiracchia qualche sorriso ma in fondo poco si discosta da un’operazione commerciale pura e semplice.





[Fonte Wired.it]