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2 marzo 1994. Un elicottero militare della Guardia di finanza ridenominato Volpe 132 si inabissa in Sardegna, al largo delle coste di Muravera, poco dopo le 19. Nell’impatto muoiono i due piloti Fabrizio Sedda (28 anni) e Gianfranco Deriu (41 anni), di cui non verranno mai trovati i corpi. Del velivolo invece verranno rinvenuti solo pochi frammenti.

Cosa è successo? E com’è possibile che un velivolo militare posso fare questa fine? Il Volpe 132 stava effettuando una missione di ricognizione costiera notturna per la repressione di traffici illeciti organizzata dal comando dell’aeroporto di Elmas (Cagliari). Per questo era affiancato da un’imbarcazione guardacoste della Guardia di finanza (Gdf) ridenominata G63 Colombina, con cui l’elicottero era in costante contatto.

Il vicebrigadiere Fabrizio Sedda

Il vicebrigadiere Fabrizio Sedda

Cosa è successo quella notte

Durante la missione le comunicazioni radio dell’elicottero sono serene e non evidenziano malfunzionamenti né altri problemi. Poco dopo, alle 19.07, i due finanzieri a bordo del Volpe segnalano la presenza di “bersagli segnalati dai radar verso cui si stanno dirigendo. Riferiscono di trovarsi a Capo Carbonara e procedere in direzione sud. Alle 19.18 il Volpe 132 inverte la rotta in direzione nord-ovest e si dirige verso il massiccio dei Sette Fratelli. Immediatamente dopo, il segnale sul radar sparisce e le comunicazioni si interrompono per sempre.

L’improvviso silenzio dell’elicottero è inusuale. Aveva appena comunicato di essere diretto verso alcuni obiettivi e di aver invertito bruscamente la rotta. Eppure i tentativi di contattare il Volpe non sono immediati: le chiamate iniziano solo alle 19.52, cioè più di mezz’ora dopo l’inizio del silenzio, e non ricevono risposta. Il Colombina rimane in silenzio radio fino alle 21.10, quando è addirittura un traghetto civile a suggerirgli di mettersi alla ricerca dell’elicottero in direzione sud-est. Il Colombina risponde in modo affermativo, ma poi si dirige dall’altra parte, verso nord.

Quella sera il cielo è sereno ed è escluso che la sparizione sia dovuta a fattori atmosferici improvvisi. In compenso iniziano a registrarsi fatti strani: non solo il Colombina prima tace e poi si muove in direzione errata, ma addirittura prima che il volo venga dichiarato disperso gli armadietti a terra dei due finanzieri vengono forzati.



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