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giovedì, Gen 16

lenti a contatto AR, altro che Google Glass


C’era una volta Google Glass, promettente dispositivo per la realtà aumentata rimasto schiacciato sotto il peso delle sue stesse ambizioni (almeno per quanto concerne l’ambito consumer). Ora tocca a Mojo Vision, startup che oggi annuncia un progetto dal sapore sci-fi: lenti a contatto in grado di sovrapporre immagini e informazioni direttamente al campo visivo di chi le indossa.

La realtà aumentata nell’occhio con Mojo Vision

Il team afferma di aver lavorato allo sviluppo della tecnologia per cinque anni e di essere finalmente giunto alla creazione di un prototipo capace di mostrarne le potenzialità. Sarà un device talmente piccolo e discreto che nessuno intorno se ne potrà accorgere, trasparente, ma con un layer che all’occorrenza può visualizzare gli appuntamenti inseriti nel calendario, notifiche o avvisi, l’elenco delle attività da svolgere oppure le indicazioni stradali quando si è alla guida. Nell’immagine qui sotto un esempio: sarà sufficiente osservare la volta celeste per veder apparire una costellazione.

Le lenti a contatto smart di Mojo Vision per la realtà aumentata

Va precisato: la lente a contatto ancora non esiste e le tempistiche per un’eventuale commercializzazione (se mai avverrà) non saranno di certo brevi. Allo stato attuale Mojo Vision offre una demo della tecnologia attraverso un più tradizionale visore VR.

L’obiettivo fissato dal team è quello di dotare il dispositivo di una batteria con autonomia sufficiente per un’intera giornata di utilizzo, da ricaricare poi semplicemente riponendolo all’interno di un case, un po’ come avviene oggi con gli auricolari wireless. Lo spessore non supererà 0,48 mm e la densità dei pixel del display sarà incredibilmente levata: oltre 14.000 ppi. Le lenti, in quanto tali, potranno anche correggere o compensare difetti della vista come la miopia, aggiungendo a questo una modalità per la visione notturna.

Le lenti a contatto smart di Mojo Vision per la realtà aumentata

Tra coloro che hanno già scelto di finanziarne lo sviluppo ci sono anche HP Tech Ventures, LG e Motorola Solutions.



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