L’amministrazione finanziaria si avvale di nuovi strumenti digitali per contrastare l’evasione fiscale
L’amministrazione finanziaria italiana intende utilizzare nuovi strumenti digitali, inclusa l’Intelligenza Artificiale (IA), in aggiunta all’interoperabilità delle banche dati, per contrastare efficacemente l’evasione fiscale. Questo quanto dichiarato dal viceministro dell’Economia e delle Finanze, Maurizio Leo, in un videomessaggio inviato in occasione della presentazione della banca dati giurisprudenza tributaria, nel corso del Forum PA svoltosi a Roma.
Un esempio concreto dell’applicazione di tali tecnologie è rappresentato dagli avvisi bonari, dove l’IA sarà alla base per l’invio ai contribuenti. Inoltre, altre misure come il concordato preventivo biennale saranno gestite in modo più efficace con l’ausilio dell’IA. L’IA avrà, inoltre, un “ruolo fondamentale” riguardo agli obblighi dichiarativi, ai meccanismi di rateizzazione, ai contenziosi tributari e alla lotta alla criminalità finanziaria.
Il viceministro Leo ha tuttavia assicurato che sarà mantenuta un’attenzione particolare rispetto alla privacy. A tal proposito, sono “continui” i contatti con il Garante della Privacy per garantire che l’utilizzo dei nuovi strumenti digitali avvenga nel pieno rispetto delle normative sulla protezione dei dati personali.
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