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venerdì, Mar 03

L’ESA annuncia le motivazioni del fallimento della missione VV22 con il razzo Vega-C

da Hardware Upgrade :

A metà dello scorso anno ci fu il primo lancio del nuovo razzo spaziale Vega-C che avrebbe dovuto sostituire il precedente Vega come vettore medio-leggero per conto di ESA ed Arianespace. Tutto andò come previsto e sembrava quindi che il progetto fosse finalmente attivo e pronto per poter essere impiegato per missioni operative. La prima missione effettiva fu quella VV22 programmata per la fine dell’anno.

Purtroppo in quel caso il vettore non riuscì a completare la missione con la perdita del carico utile. Nonostante un’iniziale partenza come previsto alcuni minuti dopo il secondo stadio ebbe un problema. La motivazione non fu subito chiara e per questo venne aperta una commissione indipendente per chiarire quanto accaduto e per evitare che i futuri lanci potessero essere afflitti dalla stessa problematica. Ora, a circa tre mesi distanza ESA, Arianespace e Avio hanno chiarito quanto accaduto effettivamente.

ESA e Arianespace comunicano le motivazioni del fallimento della missione di Vega-C

In un lungo comunicato ufficiale l’agenzia spaziale europea ha innanzitutto chiarito come il primo stadio P120C abbia funzionato correttamente. Questo è un punto fondamentale in quanto il primo stadio di Vega-C è utilizzato (con alcune modifiche) come booster laterale per Ariane 6 nelle configurazioni a due o quattro booster. Questo significa che i lavori per lanciare il nuovo vettore pesante possono proseguire puntando a un lancio inaugurale entro la fine dell’anno.

Il problema è stato localizzato, come apparso sin da subito, nel secondo stadio. Il motore Zefiro 40 ha funzionato correttamente per quanto riguarda l’accensione ma 151″ dopo la partenza si è assistito a una diminuzione della pressione nella camera di combustione che ha poi portato alla perdita dello stadio e del carico utile.

La motivazione è da ricercarsi in un “progressivo deterioramento dell’ugello dello Zefiro 40”. Nel dettaglio la commissione ha stabilito che la causa è stata un’inaspettata sovraerosione termomeccanica dell’inserto realizzato in carbonio-carbonio (C-C) dell’ugello che Avio prodotto a partire da materiali provenienti da un fornitore ucraino. Il fornitore ucraino era stato scelto in quanto, secondo Avio, nessuna società in Europa aveva la possibilità di produrre la quantità di materiale richiesta.

La motivazione del successo del primo volo era legata a una produzione che eccedeva (in meglio) le specifiche richieste dall’appaltatore mentre nel secondo volo, pur essendo in linea con quanto richiesto, non era comunque a sufficienza per portare a termine la missione. Per questo sono stati rivisti i criteri per garantire l’idoneità al volo.

Una manovra correttiva per le prossime missioni di Vega-C prevedono l’utilizzo di materiali realizzati da ArianeGroup e già in uso per gli ugelli Zefiro 23 e Zefiro 9 di Vega. Proprio a causa delle modifiche da apportare a questo vettore, una missione programmata per questa estate sarà lanciata con un razzo Vega (ne rimangono due disponibili).

Il prossimo lancio di un vettore Vega-C avverrà quindi alla fine del 2023, dopo che saranno poste in essere le azioni correttive (compresi nuovi test) e verrà lanciato il satellite Sentinel-C dopo che il satellite Sentinel-B ha concluso la sua missione a causa di un problema (inizialmente il lancio era previsto per il Q2 2023).

Stéphane Israël (CEO di Arianespace) ha dichiarato che “le loro raccomandazioni sono già in fase di attuazione da parte di Avio, sotto la supervisione di Arianespace ed ESA, al fine di consentire un ritorno al volo di successo di Vega-C e garantirne la continua affidabilità”. Josef Aschbacher (Direttore Generale di ESA) ha dichiarato […]l’ESA impiegherà pienamente le proprie competenze ingegneristiche e di project management per supportare Avio nell’implementazione delle azioni necessarie per riconquistare la fiducia nel sistema di lancio”.

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