Esplora il mondo della tecnologia e del lifestyle con Consigli Tech e Lifestyle di Flavio Perrone

L’Europa è contro la deforestazione? Sì, ma niente di serio

by | Nov 27, 2025 | Tecnologia


L’Europa non è pronta per smettere con la deforestazione. Ce n’eravamo accorti già alla Cop30 di Belém, la conferenza sul clima dove, nonostante l’Amazzonia fosse onnipresente, non si è riusciti a inserire l’obiettivo “deforestazione zero” all’interno del documento finale, il Global Mutirão. Ma la conferma è arrivata questa settimana dopo che il Parlamento europeo ha approvato con 402 voti favorevoli, 250 contrari e 8 astensioni una serie di modifiche alla legge contro l’importazione di prodotti che hanno causato deforestazione (Regulation on deforestation-free products, Eudr), adottata nel 2023 e non ancora pienamente in vigore.

Come stanno le foreste

La maggioranza parlamentare che ha sostenuto il nuovo testo è la stessa che negli ultimi mesi ha messo in discussione alcuni pilastri del Green deal: Partito popolare europeo (Ppe), Conservatori (Ecr) ed estrema destra. Socialisti e verdi hanno votato contro, mentre Renew Europe si è divisa.

Cosa prevede la modifica al regolamento europeo contro la deforestazione

Il cuore della modifica consiste nel rinvio dell’entrata in vigore degli obblighi di due diligence: le imprese, quindi, avranno un anno in più per adeguarsi al sistema che richiede la tracciabilità dei prodotti e la dimostrazione che non provengano da aree deforestate. In pratica, cacao, caffè, soia, olio di palma, legno, gomma, carne bovina e gli altri prodotti coperti dalla norma potranno continuare a essere immessi sul mercato europeo senza la piena verifica prevista dalla legge almeno per tutto il 2026. La scadenza per le grandi società, infatti, slitta al 30 dicembre 2026, mentre micro e piccole imprese avranno tempo fino al 30 giugno 2027.

Requisiti di tracciabilità più leggeri

Accanto al rinvio, il Parlamento di Strasburgo ha sostenuto un alleggerimento dei requisiti di tracciabilità lungo la filiera. A presentare la dichiarazione di conformità dovranno essere solo le aziende che immettono per prime il prodotto nel mercato europeo. Chi opera nelle fasi successive (trasformatori, distributori, commercianti) non sarà più obbligato a presentarla. Le microimprese, inoltre, saranno tenute a una sola dichiarazione semplificata. Dal perimetro della legge vengono esclusi anche prodotti editoriali come libri, giornali e articoli tipografici.

La decisione del Parlamento si allinea alla posizione già adottata dal Consiglio dell’Unione europea e rientra nella tendenza della seconda commissione von der Leyen che punta ad alleggerire le imprese europee per renderle più competitive, com’è uso dire di questi tempi. Una direzione emersa anche nel dibattito sulla direttiva europea sulla due diligence aziendale.

420 milioni di ettari persi in 30 anni

Secondo i gruppi favorevoli alla revisione della legge contro la deforestazione, le modifiche rendono “più realistica” la sua applicazione senza indebolire gli obiettivi. Per i socialisti, invece, il nuovo testo “mina l’integrità della legge” e rischia di “compromettere il ruolo dell’Unione europea come leader globale nella protezione delle foreste”.

Il contesto, del resto, resta drammatico. Tra il 1990 e il 2020 sono stati persi 420 milioni di ettari di foreste secondo la Fao, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura. Si tratta di un’area più grande della stessa Unione europea. E il nostro consumo pesa per circa il 10% della deforestazione globale che ultimamente ha trovato negli incendi l’ennesimo nemico.

Semplificazione della legge o arretramento nella protezione delle foreste?

Con Parlamento e Consiglio ora allineati, la revisione finale dell’Eudr dovrebbe essere breve. L’obiettivo è approvarla entro la fine dell’anno proprio per evitare che scatti automaticamente la versione più stringente della norma.

La domanda che resta sul tavolo è sempre la stessa: semplificazione o arretramento? Per le foreste, come per tutto ciò che riguarda le risorse naturali, ci sono pochi dubbi perché per ogni mese che passa senza un’azione decisiva contro la loro distruzione, si avvicina il “punto di non ritorno.



Fonte

Written By

Scritto da Flavio Perrone, consulente informatico e appassionato di tecnologia e lifestyle. Con una carriera che abbraccia più di tre decenni, Flavio offre una prospettiva unica e informata su come la tecnologia può migliorare la nostra vita quotidiana.

Related Posts

NOW, anticipazioni puntata del 22 novembre 2025

NOW, anticipazioni puntata del 22 novembre 2025

In questo numero: Reportage dal Web Summit di Lisbona Recensione MacBook Pro e iPad Pro con nuovo processore Apple M5 Intervista alla country manager italiana di Swappie sul mondo del ricondizionato Just Dance Stop Motion, così nasce un videogame di successo I...

read more
Impact-Site-Verification: c90fc852-aae7-4b2e-b737-f9de00223cb0