Ancora un’azione di Europol per la sicurezza internazionale andata a segno. Tra il 10 e il 14 novembre l’agenzia europea, in collaborazione con l’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (EUIPO) e la Polizia nazionale spagnola (Policía Nacional), ha organizzato ad Alicante l’Intellectual Property Crime Cyber-Patrol Week. L’evento, a cui hanno preso parte un totale di 30 investigatori di nazionalità diversa, si è concentrato sull’identificare e contrastare operazioni di pirateria digitale finanziate da criptovalute. I risultati sono stati sbalorditivi: sono stati identificati 69 siti di streaming illegale (IPTV) e 25 servizi digitali crittografati, canali che utilizzavano criptovalute per finanziare attività pirata, con un traffico di 11.821 006 visitatori l’anno e transazioni di milioni di euro in criptovalute.
Le indagini
Grazie all’uso di tecniche avanzate di intelligence open source (OSINT) e strumenti di indagini all’avanguardia, gli investitori coinvolti nell’evento sono riusciti a risalire ai criminali che gestivano i siti di pirateria digitale sfruttando una delle loro più grandi debolezze: la scelta di affidarsi ai pagamenti in criptovalute per i servizi illegali offerti, mutuata dalla convinzione che questi potessero garantire loro l’anonimato. In realtà, proprio utilizzando questo sistema di pagamento gli esperti di sicurezza sono riusciti a risalire agli account crittografici dei criminali, provvedendo a segnalarli e farli chiudere dalle piattaforme di riferimento, così da bloccare qualunque finanziamento alle loro attività illecite.
In questo modo gli investigatori coinvolti nell’evento di Europol sono riusciti a portare a termine la loro missione: sventare la rete di servizi di pirateria online che dilaga nei paesi europei. Come riferisce la stessa agenzia, infatti, l’operazione ha avuto una portata non indifferente, con “più di 15 paesi e organizzazioni del settore privato” che hanno collaborato alla “lotta ai servizi di streaming illegali e a vari tipi di violazione della proprietà intellettuale online”. Questo approccio, come si legge nella nota di Europol, “esemplifica l’impegno dell’Unione europea per una strategia integrata e transfrontaliera in cui la collaborazione internazionale e l’innovazione tecnologica sono i pilastri chiave. Lavorando insieme, il crimine di proprietà intellettuale in un panorama digitale globale può essere meglio anticipato e affrontato”.



