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martedì, Dic 10

L’ex astronauta Nicole Stott ti spiega come si vive nello spazio (e come si lavora alla Nasa)


Se una carriera alla Nasa ti affascina, Nicole Stott è la persona giusta a cui chiedere: ha lavorato nell’agenzia per quasi tre decenni. In questo video risponde a tante curiosità degli utenti di Twitter

Quando si tratta di spazio, è davvero difficile parlare per sentito dire. Ci sarà sempre una minuscola percentuale di esseri umani che va nello spazio per davvero e una grande percentuale – miliardi di persone – che non ci metterà mai piede.

In questo video, l’ex astronauta della Nasa Nicole Stott, risponde su Twitter alle domande di perfetti sconosciuti che vogliono capire meglio alcune dinamiche della vita spaziale, dall’esposizione ai raggi solari all’eterno problema di gestire il cibo in assenza di gravità.

Stott ha sicuramente il giusto curriculum per soddisfare ogni curiosità: nel 2015 ha lasciato la Nasa dopo oltre vent’anni di onorato servizio, in cui ha preso parte a due missioni spaziali. Oggi si dedica all’arte, anche a fini sociali e alla promozione delle materie Stem. Stott qui risponde, con grande chiarezza e semplicità, a chi le chiede se nello spazio c’è il wifi (sì, ma va lento) e quali sono i limiti di età per prendere parte a una missione (in realtà non ce ne sono: dipende dalla formazione, dalla carriera e dal lavoro che hai svolto per la tua agenzia spaziale di riferimento).

Un utente chiede quanto tempo serve per raggiungere la Luna (due giorni), un altro cosa succede in caso di problemi di salute nello spazio (i colleghi si prendono cura di te, e di fatto molti astronauti sono rivestono un po’ il ruolo di ufficiale medico a bordo). Infine, la domanda per chi vuole davvero lavorare alla Nasa: come si fa? Stott lo definisce il miglior lavoro possibile, ma salire a bordo e partire è davvero soltanto l’ultimo passo di un lunghissimo procedimento.

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