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lunedì, Feb 06

Licenziamenti a manetta ma le big tech sono sempre più grandi



Da Wired.it :

Stanno licenziando 51mila persone, ma da prima della pandemia ne hanno assunte quasi un milione. Hanno fatto discutere, in questi mesi, gli annunci dei tagli al personale da parte di alcune big tech americane. Da Amazon, che ha annunciato di voler licenziare 18mila persone in tutto il mondo, a Meta, che invece ne vuole operare 11mila. Passando per i 10mila annunciati da Microsoft e i 12mila licenziamenti programmati da Alphabet.

Il fatto è che dal 2019 a oggi, ovvero attraverso gli anni della pandemia, queste quattro aziende hanno assunto in totale 933mila persone. Il record è di Amazon che, vedendo esplodere il proprio mercato durante i lockdown, ha creato 746mila posti di lavoro, praticamente raddoppiando i propri dipendenti rispetto a prima del Covid-19. Il dettaglio è racchiuso nell’infografica sottostante.

Ogni bolla corrisponde ad un’azienda. Quella viola indica le persone assunte tra il 2019 e il 2022, quella arancione il numero di licenziamenti annunciati. Come si vede, anche una volta effettuati questi tagli al personale, il numero di dipendenti di questi quattro colossi della tecnologia resterà maggiore rispetto ai livelli prepandemici.

In altre parole, queste quattro aziende stanno licenziando il 5,5% delle persone assunte tra il 2019 e oggi. Più in generale, stanno riducendo del 2,5% la forza lavoro complessiva. Ovviamente, la situazione varia da compagnia a compagnia. Per Meta si tratta di tagliare del 12,6% la forza lavoro attuale, per Alphabet del 6,4, per Microsoft del 4,5, per Amazon appena dell’1,2%. E ovviamente un licenziamento in un mercato del lavoro dinamico come quello americano ha un significato diverso di quello che ha in un contesto come quello italiano. Ma i numeri dicono che, rispetto a prima della pandemia, il saldo delle assunzioni di queste quattro aziende resta positivo.



[Fonte Wired.it]