Seleziona una pagina
lunedì, Ago 03

L’ideatore dell’attacco hacker a Twitter sarebbe un minorenne (che ora rischia grosso)



Da Wired.it :

Si tratta di tre ragazzi, uno dei quali minorenne e che sarebbe l’ideatore e l’autore dell’attacco. La violazione dei sistemi di sicurezza della piattaforma social sarebbe stata possibile al phishing inviato sui cellulari di alcuni dipendenti

(foto: Omar Marques/Sopa Images/LightRocket/Getty Images)

Le indagini di Fbi, Servizi segreti statunitensi, polizia della Florida e Irs (Internal revenue service, agenzia che si occupa di riscossione dei tributi) hanno individuati i tre responsabili dell’attacco hacker subito da Twitter il 15 luglio e che ha coinvolto alcune tra le personalità pubbliche più influenti al mondo. Si tratta di tre giovani di 19, 22 e 17 anni, un inglese e due americani (di Orlando e Tampa, in Florida). Il minorenne è stato già arrestato dalla polizia perché è considerato l’organizzatore e l’autore del gesto, mentre gli altri due sono in stato di fermo, in attesa di delineare meglio la propria posizione nell’intera vicenda. Nonostante sia minorenne verrà giudicato come un adulto in base a una legge della Florida che, per i reati di tipo finanziario, permette di adottare una procedura simile. L’altra americana 22enne potrebbe rischiare fino a 5 anni di carcere e una multa da 250mila dollari per violazione di un sistema informatico. L’inglese, invece, è accusato anche di frode telematica e riciclaggio di denaro, reati che prevedono una condanna fino a 20 anni e sempre una multa da 250mila dollari. La condizione peggiore è quella del più giovane, su cui pendono ben 30 capi d’imputazione.

I dettagli del cyber attacco

Le prime verifiche condotte dagli informatici di Twitter avevano portato a concludere che alcuni dipendenti fossero state vittime di un attacco di phishing sui propri telefono e che questo avesse permesso agli hacker di rubare le credenziali per poter accedere alla rete e violare gli account di Barack Obama, Joe Biden, Bill Gates, Kanye West e tanti altri (i profili individuati erano 130, quelli effettivamente hackerati 45). Le ricostruzioni degli investigatori hanno confermato questa tesi, ma le indagini sono ancora aperte per verificare se ci siano o meno altri complici.

A tradire i tre ragazzi sono state le patenti di guida utilizzate per verificare le transazioni di bitcoin – dal valore finale di più di 100mila dollari – verso i conti su cui venivano convogliate le donazioni degli utenti Twitter incappati nella truffa. Ma non basta perché i tre informatici avrebbe avuto accesso a messaggi e altre informazioni private per ciascuno degli account hackerati.

Il procuratore dello stato della Florida ha sottolineato più volte la gravità della vicenda e parlando del ragazzo di Tampa ha spiegato che non si tratta di un comune 17enne in quanto “i crimini di questo individuo sono stati perpetrati usando i nomi di personaggi famosi e celebrità con lo scopo di rubare denaro a migliaia di americani in tutto il paese. Non solo: quest’azione avrebbe potuto destabilizzare i mercati finanziari in tutto il mondo, minando la politica e la diplomazia internazionale”.

 

Potrebbe interessarti anche





[Fonte Wired.it]