C’è molta attesa per l’uscita del live-action di Lilo & Stitch, versione in carne e ossa (e Cgi) dell’amatissimo film d’animazione Disney del 2002. Oltre vent’anni dopo la pellicola incentrata sulla giovanissima ragazzina hawaiana che intreccia un’improbabile amicizia con uno strano animale alieno dall’indole distruttiva promette di conquistare nuovamente il pubblico, emozionandolo con la filosofia dell’Ohana. Ma oltre alle aspettative il nuovo titolo, che arriverà nelle sale italiane il prossimo 21 maggio, sta suscitando le solite polemiche (anche se nulla in confronto al recente e sfortunatissimo Biancaneve). Le critiche dei fan della prima ora, infatti, si sono concentrate sull’aspetto di uno dei personaggi più amati della saga, ovvero il longilineo Pleakley.
Come sanno gli appassionati, Pleakley è l’alieno che accompagna sulla terra il malefico scienziato pazzo Jumba, ossia il creatore dello stesso Stitch: i due hanno il compito di riportare l’imprevedibile personaggio nello spazio ma finiscono per allearsi con lui, soprattutto dopo essersi ben ambientati sul pianeta Terra. Per confondersi tra gli esseri umani senza farsi notare, inizialmente i due si travestono con abiti terresti, ma Pleakley fin da principio mostra una predilezione per gli abiti femminili, imponendosi immediatamente come un’icona drag. Nel film animato il travestimento è fatto in modo naturale e simpatico, senza nessun particolare significato o sottotesto. I fan hanno notato fin dai primi trailer, tuttavia, che nel live-action non ci sarà nessun travestimento, dato che Pleakley e Jumba utilizzano per camuffarsi un dispositivo tecnologico che dona loro sembianze umane (quelle, per la precisione, degli attori che li doppiano, rispettivamente Billy Magnussen e Zach Galafianakis).
Molti fan del Lilo & Stitch originale sono ben presto insorti, inondando di commenti il web e spingendo lo stesso regista del nuovo adattamento, Dean Fleischer Camp, a intervenire sui social: “Ho avuto persone che mi hanno mandato messaggi del tipo: ‘Perché Pleakley non indossa abiti femminili?’. E io vorrei solo dire: ci ho provato…ci ho davvero provato”. A dimostrazione ha diffuso anche un’immagine di prova in cui si vede l’alieno indossare una vistosa parrucca rossa e degli abiti femminili alquanto bizzarri. Non c’è stata una motivazione ufficiale rispetto a questo cambio di rotta, comunque criticato con un tradimento di uno degli elementi più peculiari dell’originale ma soprattutto come un ennesimo tentativo di normalizzare aspetto queer in un progetto Disney.
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Negli ultimi anni, soprattutto nei film animati e per famiglie, l’atteggiamento della Casa di Topolino è stato piuttosto scostante rispetto alla rappresentazione di personaggi LGBTQIA+. Se troviamo alcune figure queer in progetti degli ultimi anni come Strange New World e Lightyears, nel 2022 una lettera aperta dei dipendenti Pixar denunciava le pressioni costanti ricevute dai creativi da parte dei manager dell’azienda per ridurre o eliminare i riferimenti LGBTQIA+ dai prodotti finali. Alla fine del 2024 è emerso che una storyline della serie animata Pixar Win or Lose che coinvolgere un personaggio transgender è stata cassata: “Quando si tratta di prodotti animati per un pubblico più giovane, riteniamo che molti genitori preferiscono discutere certi temi coi loro figli nei loro modi e tempi”, è stata la dichiarazione di un rappresentante della Disney. Forse la scelta dietro a un Pleakley out of drag ha altre motivazioni, eppure non si può che constatare l’ennesima perdita di ricchezze e sfumature, soprattutto rispetto a un originale animato che non si faceva problemi a mostrare la naturalezza di un alieno con i tacchi.
