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mercoledì, Set 11

L’inchiostro riprogrammabile per cambiare colore agli oggetti


Il camaleontico sistema PhotoChromeleon, creato al Mit di Boston, è rapido, personalizzabile e soprattutto reversibile

Inchiostro programmabile PhotoChromeleon
(Foto: Csail Mit)

Può capitare di stancarsi del colore di una maglietta o di un paio di scarpe, ma dispiace cambiarle per la comodità o per valore affettivo. Presto, grazie a una interessantissima invenzione del Computer Science and Artificial Intelligence Laboratory (CSAIL) del Mit di Boston, questo problema potrebbe scomparire.

Prendiamo l’esempio delle scarpe: basterà inserirle all’interno di una sorta di scatola e dopo 15-40 minuti usciranno di un’altra sfumatura. Come funziona questo sistema chiamato PhotoChromeleon? Si può intendere la scatola come un mini laboratorio con al proprio interno un proiettore in grado di emettere luce per cancellare i colori originari e apporne di nuovi.

Tutto gira attorno all’inchiostro programmabile composto di coloranti fotocromatici di natura liquida che vengono spruzzati o verniciati sull’oggetto e che si comporta come un camaleonte andando a mutare la colorazione in modo preciso e rapido. Soprattutto, in modo reversibile.

Semplificando al massimo, quando l’oggetto è posto nella scatola e viene trattato, il colorante speciale reagisce in base alla lunghezza d’onda tipica di ogni sfumatura che viene così attivata (o disattivata) a piacere e per tutte le volte che si desidera.

Nel caso del progetto del Mit capitanato dal ricercatore Yuhua Jin si tratta di una reazione ai raggi ultravioletti e ai raggi di luce visibile regolati a determinate lunghezze d’onda specifiche. Alla base c’era un progetto precedente chiamato ColorMod che però funzionava in modo diverso basandosi sulla stampa di singoli pixel che potevano soltanto diventare trasparenti oppure del colore di base dell’oggetto. Con PhotoChromeleon la libertà d’azione è nettamente superiore.

Si può applicare a piccoli oggetti come vestiti, accessori come custodie di smartphone fino a modellini di automobili strizzando l’occhio alla possibilità – in un futuro indefinito – di carrozzerie con questo sistema, per cambiare sfumatura al volo alla propria vettura.

Vettura colori
(Foto: Csail Mit)

C’è un altro aspetto intrigante ossia la possibilità di creare un’interfaccia per una piena personalizzazione d’azione per gli utenti che potranno decidere quali e dove sfumature cambiare sulla superficie, anche creando disegni e pattern.

Troverà mai un’applicazione concreta e commerciale? Di certo l’idea forte di questo progetto potrebbe aprire orizzonti tutti da esplorare.

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