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martedì, Mar 05

L’India vuole controllare siti e app che usano l’intelligenza artificiale



Da Wired.it :

Il governo dell’India pretende che le aziende tecnologiche gli chiedano l’autorizzazione prima di rilasciare al pubblico software, chatbot o altri strumenti basati sull’intelligenza artificiale. Si tratta dell’ultimo atto di un processo che sta portando regole sempre più stringenti per le aziende del settore digitale in India, che considerano il gigante asiatico un mercato in grande espansione.

L’origine della discordia

La richiesta del governo è arrivata pochi giorni dopo che il chatbot di Google Gemini, ha fornito risposte piuttosto nette sulle politiche attuate dal primo ministro indiano Narendra Modi: messo alla prova da un giornalista che lo incalzava per ottenere un giudizio sul tema, l’algoritmo ha risposto che il primo ministro “è stato accusato di aver impiegato politiche che alcuni esperti hanno dipinto come fasciste”. In seguito alla vicenda, come riporta The Times of India, il ministro per la Tecnologia, Rajeev Chandrasekhar, ha accusato Google di aver violato le regole del paese sull’informatica e anche il codice penale. Il giorno dopo Google si è scusata e ha cominciato a lavorare per risolvere le criticità, dichiarando però che, come tutti gli strumenti a intelligenza artificiale, anche Gemini potrebbe non essere sempre affidabile, in particolare rispetto all’attualità e alla politica.

La posizione del governo

La settimana successiva, Chandrasekhar ha però rincarato la dose, annunciando alle aziende interessate la necessità di far approvare dal governo locale l’uso e la distribuzione degli strumenti basati su intelligenza artificiale sull’internet indiano. Come riporta Reuters, il ministro ha chiesto che l’uso e la distribuzione di questi strumenti “sulla rete indiana, deve avvenire con l’esplicito permesso del governo indiano”, specificando come le aziende dovrebbero anche segnalare sempre che potrebbero essere fornite risposte sbagliate alle domande degli utenti.

“La sicurezza e la fiducia sono obblighi legali che le piattaforme devono rispettare. Il solo scrivere che il contenuto potrebbe non essere affidabile non esime dal rispetto della legge” ha scritto su X Chandrasekhar. Infine, il governo indiano ha chiesto alle aziende di vigilare affinché i loro strumenti non vadano a interferire con le elezioni generali indiane, previste tra aprile e maggio 2024, o minacciare l’integrità del processo elettorale.





[Fonte Wired.it]