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lunedì, Ott 14

L’IP degli utenti Safari inviati in Cina a Tencent: perché?


Da sempre Apple sottolinea il proprio impegno in difesa della privacy, ma quanto emerso nel fine settimana sta facendo storcere il naso ai possessori di un dispositivo iOS. Navigando sul Web tramite il browser Safari, l’indirizzo IP può essere inviato in modo del tutto automatico a Tencent. Si tratta del colosso cinese che tra le altre cose controlla l’applicazione WeChat, ritenuto al fianco di Pechino in iniziative come lo sviluppo di un videogioco per la propaganda a sostegno di Xi Jinping e la censura dei dissidenti.

Gli IP degli utenti Safari nelle mani di Tencent

La trasmissione dei dati avviene in relazione a una funzionalità chiamata Avviso siti Web fraudolenti che si occupa di allertare l’utente quando sta per visitare una pagina o un sito potenzialmente pericoloso, ad esempio riconducibile a una campagna di phishing. Oltre a inviare le informazioni a Google per il sistema Safe Browsing, cosa nota da tempo, a quanto pare ora la spedizione avviene anche verso Tencent.

Prima di consultare un sito Web, Safari potrebbe inviare una serie di informazioni elaborate a partire dall’indirizzo del sito Web a Google Safe Browsing e Tencent Safe Browsing, al fine di verificare se il sito Web è fraudolento. Questi fornitori di servizi di navigazione sicura potrebbero registrare il tuo indirizzo IP.

Safari e la funzionalità

Qualcuno afferma che il cambiamento è stato introdotto in modo silenzioso nel mese di febbraio con il rilascio di iOS 12.2 beta, ma ad oggi non sono giunti comunicati ufficiali da parte della mela morsicata. L’utente può evitare che ciò avvenga, recandosi all’interno delle impostazioni di Safari e disattivando al feature, ma così rinunciando a un livello di protezione contro le minacce che si nascondono in Rete.

Considerando che partendo dall’indirizzo IP è possibile risalire alla posizione geografica (seppur approssimativa) di chi naviga e attuare la sua profilazione incrociando il dato con quelli raccolti da altri servizi gestiti da Tencent, le perplessità sollevate sembrano più che giustificate. Rimaniamo in attesa di una dichiarazione ufficiale in merito da parte del gruppo di Cupertino per saperne di più.

Delle presunte pressioni esercitate dalla Cina nei confronti dei big tecnologici statunitensi e in particolare di Apple si è parlato in più occasioni la scorsa settimana. Prima in merito alla scomparsa della bandiera di Taiwan nelle tastiere dei dispositivi iOS, poi per via della cancellazione di due applicazioni legate alle proteste di Hong Kong dallo store attivo nel paese asiatico.



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