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sabato, Ago 24

Listeria e listeriosi, cause e sintomi dell’epidemia ha messo in allarme la Spagna e il resto del mondo


Un focolaio di listeria ha colpito l’Andalusia, provocando, per ora, un morto e 150 ricoveri. Vediamo cosa causa, quali sono i sintomi e la gravità di una delle più comuni infezioni alimentari

Listeria
(immagine: Getty Images)

Basta un impianto di produzione poco attento, qualche ritardo del ministero competente, ed è emergenza mondiale per la listeriosi. La vicenda ha avuto inizio in Andalusia, dove una partita di carne di maiale contaminato ha dato il via alla peggiore epidemia di listeria nella storia del paese, che ha già provocato un morto, 150 ricoveri e un numero di contagi ancora imprecisato. Nonostante per ora i casi siano tutti concentrati in Spagna, la decisione di dichiarare un’allerta mondiale è stata presa di concerto con le autorità europee e l’Organizzazione mondiale della sanità, nel caso in cui qualche turista abbia contratto l’infezione in Spagna prima di ripartire. Ma cos’è esattamente la listeriosi, come si contrae e per chi può rivelarsi un problema?

Carne e verdura cruda

L’agente patogeno che causa la listeriosi è la Listeria monocytogenes, un batterio che abita comunemente nell’acqua e nel terreno, e può contaminare facilmente verdure e animali selvatici, bestiame, pesci e crostacei. Sopravvive bene alle basse temperature, e l’unico modo per stare sicuri è cuocere a modo gli alimenti potenzialmente contaminati. Le epidemie sono quindi quasi sempre collegate alla contaminazione di verdure e vegetali che si consumano crudi, prodotti caseari realizzati con latte non pastorizzato, o alimenti cotti che hanno subito una contaminazione crociata (sono cioè entrati in contatto con il batterio in un momento successivo a quello della cottura). Nell’epidemia spagnola sembra proprio quest’ultimo il caso, visto che a diffondere il batterio è stata una partita di carne lavorata, commercializzata con il brand Mecha dalla Magrudis Sl di Siviglia.

La listeriosi

Una volta entrati in contatto con il batterio, esistono due possibili evoluzioni della malattia. In soggetti adulti sani compare una forma detta tipica, che presenta i sintomi classici di un’intossicazione alimentare: vomito, diarrea e febbre. Non si tratta di un’infezione pericolosa, e i sintomi si risolvono da soli in poco tempo. Per persone immunodepresse, anziani e donne in gravidanza, la listeriosi può invece rivelarsi ben più grave. In questo caso il batterio da vita a una forma di listeriosi definita invasiva, in cui l’agente patogeno si diffonde nell’organismo attraverso il sangue, causando meningiti, encefaliti, e forme acute di sepsi. Per questi pazienti, la listeriosi può rivelarsi fatale, e va trattata con l’utilizzo di antibiotici per diverse settimane.

Le donne incinte

I casi forse più insidiosi sono però quelli che coinvolgono donne in gravidanza. In questo caso, infatti, la malattia presenta sintomi molto lievi per la donna, simili a quelli dell’influenza, ma colpisce molto più gravemente il feto, risultando in un aborto in circa il 20% dei casi. Nell’epidemia spagnola, purtroppo, fin’ora sono già stati segnalati 23 casi di infezione di donne incinte, di cui almeno due hanno avuto un aborto dopo il ricovero in ospedale.

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