Seleziona una pagina
martedì, Lug 23

L’Italia produce l’88% dell’energia elettrica di cui ha bisogno (dati 2019)


Nel mese di giugno in Italia c’è stata una domanda di elettricità pari a 27,8 miliardi di kWh. La cifra dice poco di per sé se non si conoscono i trend, tra le righe dei quali è invece possibile capire qualcosa di più: la domanda di energia è stata in aumento del 2,9% rispetto allo stesso mese del 2018 e tutto ciò tenuto in considerazione che:

  • c’è stato un giorno lavorativo in meno, cosa che dovrebbe teoricamente abbassare la media dei consumi;
  • c’è stata una temperatura media più elevata di 1,2 gradi centigradi, cosa che ha portato invece all’impennata registrata

Una lettura del dato al netto di agenti esterni di variazione è fornita da Terna all’interno del proprio report mensile sui consumi:

Il dato destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario e temperatura porta a una variazione positiva della domanda elettrica di giugno dell’1,5%. La domanda del primo semestre del 2019 risulta in flessione dello 0,6% rispetto al corrispondente periodo del 2018.

Complessivamente l’Italia ha prodotto l’88,2% del fabbisogno con produzione nazionale (24,7 miliardi di kWh, quota che ben spiega la volontà di insistere sulle rinnovabili per arrivare ad una produzione autoctona che copra l’intero fabbisogno e regali all’Italia una tranquilla autonomia). La produzione interna è aumentata del 3,7% (più dei consumi, quindi, il che evidenzia il tasso positivo netto verso l’obiettivo dell’autonomia), ma con andamenti differenziati tra le varie fonti rinnovabili di approvvigionamento:

  • geotermico +0,4%
  • fotovoltaico +5,3%
  • termico +9,2%
  • idroelettrico (-1,1%)
  • eolico (-30%)

I dati sono riferiti all’andamento anno su anno tra giugno 2018 e giugno 2019, periodo nel quale si registra anche un’interessante +54% nell’esportazione di energia.

Energia elettrica in Italia

Fotovoltaico e altre fonti

Altro dato particolarmente interessante è relativo all’energia prodotta da fotovoltaico. Sebbene il dato netto sia in aumento (l’energia prodotta nel mese di giugno è in aumento di circa il 25% rispetto al mese precedente e il dato progressivo annuo è del 9,8% superiore rispetto al 2018), si registra una “strana” distribuzione della potenza installata sul territorio. La zona che in assoluto ha investito di più nel fotovoltaico, infatti, è quella che in assoluto rende di meno, ossia il nord.

Italia e Fotovoltaico

Per contro il sud ha investito massicciamente nell’eolico, la cui produzione appare complementare con la produzione da fotovoltaico: i picchi dell’uno corrispondono ai momenti bassi dell’altro, incrocio statistico particolarmente interessante ai fini delle valutazioni complessive relative alla produzione ed al fabbisogno nazionale.

In calo, invece, la produzione da fonte idroelettrica (impianti a bacino, serbatoio e acqua fluente): -17,1% rispetto al dato progressivo annuo del 2018. Su questo fronte molto si giocherà a seguito dei nuovi certificati proposti dall’Italia e approvati dall’UE, circa 5 miliardi di euro di incentivo che dovrebbero rinvigorire gli investimenti nel comparto.



Source link