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mercoledì, Mar 01

Litio, perché il mercato globale rischia un brusco stop



Da Wired.it :

Il mercato mondiale del litio rischia di subire un brusco rallentamento. Secondo quanto ha riferito lo scorso 27 febbraio la testata cinese Yicai, alcuni ministeri avrebbero lanciato una campagna repressiva nei confronti del principale distretto di produzione del metallo del paese, Yichun, nella provincia di Jiangxi.

La decisione, la cui notizia è stata rilanciata da Quartz, potrebbe mettere a dura prova le forniture globali del litio, il cui utilizzo è necessario alla produzione delle batterie, a loro volta indispensabili per la transizione energetica.

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Problemi ambientali

In particolare, i funzionari starebbero facendo luce su presunte infrazioni ambientali, concentrandosi sull’operato di alcune società che starebbero estraendo il metallo senza avere permessi validi per farlo. Le indagini delle autorità avrebbero però bloccato indistintamente tutto il distretto a tempo indeterminato, fermando tutte le attività di estrazione del metallo.

Secondo i calcoli effettuati dalla banca d’investimento cinese Citic Securities e riportati sempre da Quartz, un mese di chiusura degli stabilimenti di Yichun si tradurrebbe concretamente in una diminuzione delle forniture mondiali di litio del 13% e provocherebbe quindi seri inconvenienti per il mercato globale del metallo.

Miniere improvvisate

La scelta del governo cinese arriva a meno di due settimane di distanza dalla denuncia sul “caos del litio pubblicata da un’altra testata finanziaria cinese, Caijing, secondo la quale gli abitanti di alcuni villaggi di Yichun avrebbero scavato autonomamente delle trincee profonde in alcune aree locali per estrarre illegalmente la lepidolite, pietra ricca di litio.

A invogliare i cittadini a perpetrare tale attività contribuisce il prezzo del minerale, in aumento dal 2021 anche in conseguenza del boom della produzione cinese di veicoli elettrici. Secondo Caijing, dalla vendita di litio gli abitanti dei villaggi potrebbero guadagnare fino a 1.000 yuan al giorno, poco più di 136 euro, a fronte di redditi mensili medi che non raggiungono i 1.600 yuan

Le autorità sono però decise a bloccare le estrazioni clandestine sia per garantire il rispetto di tutte le normative in tema ambientale, sia per prevenire pratiche che rischiano di disperdere una risorsa nazionale altamente strategica.



[Fonte Wired.it]