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lunedì, Dic 06

Long Covid, non abbiamo ancora capito cosa sia esattamente



Da Wired.it :

La questione, che merita di essere indagata con attenzione, è probabilmente legata a quello che dicevamo in apertura. Dal momento che i sintomi del long Covid sono così tanti, e così diversi tra loro, è molto difficile sia per i pazienti sia per i medici capire se effettivamente sono dovuti a un’infezione pregressa o a un motivo che non ha niente a che fare con Covid-19.

Gli altri studi

Ci sono troppe cose che ancora non sappiamo: per esempio, banalmente, quante persone ne soffrono, come ha ricordato Wired Uk. Secondo una stima basata su un’indagine condotta dal King’s College di Londra, nel Regno Unito, il 2,3% dei pazienti soffrirebbe i sintomi del long Covid (che a loro volta, tra l’altro, non sono definiti in modo rigoroso) per un periodo di tempo superiore a 12 settimane dopo l’infezione. Un altro studio, condotto su una corte di pazienti cinesi ospedalizzati dopo l’infezione da Covid-19, ha mostrato che il 26% di loro aveva difficoltà a dormire sei mesi dopo l’infezione, e il 63% di loro soffriva di debolezza muscolare nello stesso intervallo temporale. 

Altri studi, condotti negli Stati Uniti, hanno mostrato che più di un terzo dei pazienti Covid-19 “non torna allo stato di salute precedente all’infezione” in un periodo di tempo che va da tre settimane a sei mesi dopo il contatto con il virus. E ancora: una meta-analisi che ha messo insieme i risultati di 57 studi diversi, completata nell’ottobre scorso, ha svelato che la metà delle persone con sintomi tipici di Covid-19 aveva problemi di salute fino a sei mesi dopo l’infezione originaria.

Una questione complessa

Perché i risultati sembrano essere così diversi? Il problema è quello da cui siamo partiti: la definizione di long Covid, al momento, è ancora piuttosto nebulosa, e non ne esiste una versione univoca e condivisa da tutta la comunità scientifica. Uno studio pubblicato a dicembre 2020 da parte di ricercatori britannici e statunitensi insieme a un’associazione di pazienti, per esempio, ha associato al long Covid una lista di oltre 200 sintomi relativi a praticamente tutti gli organi del corpo.

È evidente che con una definizione così generica e omnicomprensiva è difficile capire se uno specifico sintomo sia realmente conseguenza dell’infezione da Sars-CoV-2 o imputabile a qualche altro disturbo. A complicare ulteriormente le cose, poi, c’è il fatto che alcuni pazienti non sviluppano alcun sintomo durante l’infezione o subito dopo essere guariti, ma dopo alcune settimane o mesi di benessere cominciano a soffrirne. È ancora opportuno, in questi casi, parlare di long Covid? Oppure siamo in presenza di un altro disturbo, per cui sarebbe richiesta una diagnosi differenziale ben definita?



[Fonte Wired.it]