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martedì, Ago 25

L’osservatorio spaziale Hubble e gli squali balena hanno qualcosa in comune



Da Wired.it :

L’anello che li lega? Un algoritmo che permette di identificare pattern di stelle funziona anche per ricostruire le migrazioni di questi grossi animali

Le tecniche che gli astronomi impiegano per ricostruire i pattern di stelle sparsi nel cosmo possono aiutare a ricostruire le migrazioni di alcuni grossi (ma allo stesso tempo difficili da osservare) animali in giro per il mondo.

L’anello di congiunzione è un algoritmo, sviluppato dagli scienziati per potenziare l’occhio del telescopio spaziale Hubble e che si sta dimostrando oggi utile allo studio, nientemeno, che degli esemplari di squalo balena dei nostri oceani. In questo caso, i pattern in esame sono quelli delle macchiette bianche sulla pelle di questi animali marini, che sono unici e pertanto identificativi di ogni singolo esemplare, proprio come le impronte digitali per gli esseri umani. Una volta identificato l’esemplare, sarà facile riconoscerlo anche nel corso delle sue tratte attraverso i mari e durante lo studio dei suoi comportamenti.

Ce lo spiega con questo video la Nasa, che ha lavorato attivamente al progetto, contribuendo negli ultimi anni allo studio di 8mila e oltre squali balena.

(Credit video: Nasa’s Goddard Space Flight Center)

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[Fonte Wired.it]