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lunedì, Mar 27

L’ottavo nano è stata l’ultima voce della satira italiana



Da Wired.it :

In tempi sorprendentemente vicini è esistita una tv di Stato capace di informare il proprio pubblico riguardo politica e attualità senza dover ricorrere in maniera esclusiva al filtro dei talk show, ai toni solenni degli interventi di esperti, politici e analisti spesso accompagnati da polemiche riprese all’istante dai social. Ci si riusciva grazie a qualcosa di più scanzonato e al contempo più pericoloso per il potere: la satira. Genere oggi praticamente scomparso dalle reti generaliste italiane, abituate a un dibattito politico sempre più addomesticato, ancora agli inizi di questo millennio poteva contare su un esponente di razza: L’ottavo nano, ultimo programma satirico trasmesso in prima serata sulle reti Rai e conclusosi esattamente ventidue anni fa, il 27 marzo 2001.

Condotto da Serena Dandini e ideato da quest’ultima insieme a Corrado Guzzanti, L’ottavo nano fu trasmesso in dieci puntate su Rai 2 tra gennaio e marzo del 2001. Il cast, in buona parte consolidato fin dai tempi de La TV delle ragazze, poteva contare su molti dei comici italiani di maggiore spicco degli ultimi trent’anni: oltre allo stesso Guzzanti le sorelle Sabina e Caterina, Giobbe Covatta, Neri Marcoré, Marina Massironi, Ficarra e Picone. Nell’arco di due ore si spaziava dalla comicità surreale, alla parodia di programmi televisivi e lungometraggi arrivando alla satira politica. Ed è proprio quest’ultima che ci permette di leggere l’Italia di allora e capire come sia cambiato il modo di parlare di politica in televisione.

Non solo politica: L’ottavo nano fu l’occasione per Corrado Guzzanti di introdurre personaggi cult come Vulvia, riproposta con successo in LOL – Chi ride è fuori 

Rai

Una squadra eccezionale

A fare la parte del leone è proprio Corrado Guzzanti, che tra i mille volti indossati nel corso delle dieci puntate include quelli di Umberto Bossi e Gianfranco Rutelli, entrambi all’apice della propria carriera politica nel 2001. In particolare vestendo i panni di Rutelli vengono mosse critiche particolarmente aspre al centrosinistra allora al governo, schieramento di cui il politico romano faceva parte nelle file della Margherita, sottolineando come nei cinque anni precedenti fosse stato fatto il possibile per non ostacolare una probabile rielezione di Silvio Berlusconi, agevolandola e lasciando intatte molte decisioni prese durante il suo primo governo. Una rielezione che puntualmente avvenne due mesi dopo la fine del programma, in occasione delle Politiche del 2001.

Sabina Guzzanti veste senza dubbio i panni più ingombranti, quelli di Silvio Berlusconi. Rivisitando i cartelloni elettorali del periodo, nelle ultime due puntate de L’ottavo nano gli slogan cavalcati da Forza Italia vengono rivisti con ironia tagliente e dissacrante. Offrendoci anche, dettaglio non secondario e più immediato a uno spettatore odierno, uno degli esempi più convincenti di drag king mai apparsi sulla televisione italiana. Come accaduto a molti altri personaggi, sarebbe stato riproposto a distanza di tempo in occasioni speciali: l’ultimo avvistamento del Berlusconi-Guzzanti risale allo scorso anno su Propaganda Live, programma che non a caso rappresenta l’evoluzione naturale del programma satirico dell’altro ieri.



[Fonte Wired.it]