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venerdì, Dic 13

Luce e gas, come difendersi dai costi nascosti dei contratti


Slitta al 2022 la fine del mercato tutelato dell’energia, ma il sito Sostariffe ha messo a punto un decalogo per difendersi dalle spese dei contratti non richiesti

Offerte luce e gas (Pixabay)
Offerte luce e gas (Pixabay)

Procede l’iter di approvazione della legge di bilancio 2020. La manovra economica ha incassato il via libera della commissione in Senato e dovrà ora passare alla Camera per una seconda lettura. Tra le novità previste c’è anche lo slittamento dal 2020 al 2022 della fine del mercato tutelato per quanto riguarda il settore dell’energia, con l’impegno da parte del ministero dello Sviluppo economico a definire le modalità e i criteri per l’ingresso consapevole nel mercato libero per i clienti e la ridefinizione delle regole a tutela dei consumatori per i fornitori di energia.

In vista del passaggio al mercato libero, il comparatore di prezzi Sostariffe ha messo a punto un decalogo per difendersi dalle principali truffe e raggiri messi in campo dalle compagnie di luce e gas. L’analisi del comparatore stima che queste truffe possano arrivare a costare per i consumatori da 54 euro fino a diverse centinaia di euro, soprattutto a causa di costi di recesso anticipato o di attivazioni di nuove forniture.

Come difendersi dunque dai possibili raggiri? Nel caso di proposte tramite call center, tra le prime raccomandazioni c’è quella di verificare che le informazioni riguardo all’identità di chi sta chiamando alle forme contrattuali proposte siano chiare. Inoltre bisogna prestare attenzione a come si risponde alle domande degli operatori, perché nel caso di contratti vocali spesso le conversazioni vengono riassemblate.

Nel caso invece di proposte porta a porta, è meglio non fare entrare in casa quelli che potrebbero essere dei finti rappresentanti dei gestori di energia. Inoltre, anche sul fronte digitale bisogna fare molta attenzione a non aprire link inviati per mail dalle compagnie che propongono nuovi contratti di fornitura. In questo caso infatti il rischio è quello del phishing, ovvero di attivare malware in grado di sottrarre dati personali ed economici degli utenti.

In generale, poi, Sostariffe raccomanda di evitare di firmare contratti in modo frettoloso, di non comunicare o diffondere i codici identificativi delle utenze Pod o Pdr riportati sulla bolletta se non si è assolutamente certi dell’identità dell’interlocutore e infine ricorda che gli operatori e i rappresentanti non sono autorizzati a chiedere dati della carta di credito né a riscuotere pagamenti in contanti nel caso di una uscita a domicilio.

Da qualche anno, inoltre, solo per le aziende aderenti al sistema, l’autorità dell’Energia, Arera, ha reso disponibile la procedura di ripristino veloce del contratto che consente di tornare al fornitore precedente nel caso di contratti attivati senza esplicita richiesta.

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