Luce verde per i primi 12 satelliti Galileo di seconda generazione, il sistema di navigazione europeo sponsorizzato dalla Commissione Europea, l’Agenzia Spaziale Europea e l’Agenzia dell’Unione Europea per il Programma Spaziale (Euspa). Due comitati indipendenti si sono recentemente incontrati presso il modernissimo Centro europeo per la ricerca e la tecnologia spaziale dell’Esa nei Paesi Bassi, l’Estec, per confermare che i progetti rispettano tutti i requisiti richiesti e che la loro costruzione può procedere nei tempi previsti.
Grazie a questa nuova generazione di satelliti, Galileo raggiungerà una precisione senza precedenti. Dotati di propulsione elettrica, antenne di navigazione avanzate e la capacità di connettersi tra di loro, questi satelliti rappresentano il futuro della navigazione spaziale. La flotta sarà composta da due diverse famiglie di satelliti, sviluppate parallelamente da Thales Alenia Space e Airbus Defence and Space.
Miguel Manteiga, responsabile del programma Galileo per l’Esa, ha commentato l’incredibile capacità dell’industria europea di rispondere alle sfide più impegnative e di fornire una progettazione all’avanguardia in tempo. L’obiettivo è avviare la produzione e iniziare le campagne di test di compatibilità il prima possibile.
Attualmente, Galileo è il sistema di navigazione satellitare più preciso al mondo, utilizzato da oltre 4 miliardi di utenti in tutto il mondo, inclusi quelli del settore ferroviario, marittimo, agricolo, finanziario e di salvataggio. Con 30 satelliti di prima generazione già in orbita e altri 8 pronti per essere lanciati, il sistema continuerà a espandersi con il lancio di 2 satelliti a settembre di quest’anno e altri 6 a partire dal 2025. La seconda generazione è prevista per essere operativa entro la fine del 2030.
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