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L’Ucraina apre alla proposta di tregua degli Stati Uniti. Ma la Russia esorta a “non correre troppo”

da | Mar 12, 2025 | Tecnologia


L’Ucraina sarebbe disposta ad accettare un cessate il fuoco. È questo l’esito del vertice di Gedda, in Arabia Saudita, dove ieri i rappresentanti ucraini guidati dal capo dell’ufficio presidenziale Andriy Yermak, dal ministro degli Esteri Andrii Sybiha e dal ministro della Difesa Rustem Umerov hanno espresso la disponibilità ad accettare la proposta americana di una tregua immediata di 30 giorni su tutta la linea del fronte, a condizione che la Russia faccia altrettanto. Il presidente Volodymyr Zelensky ha affermato: “L’Ucraina accetta questa proposta, la consideriamo positiva“, sottolineando però che la tregua entrerà in vigore non appena anche Mosca darà il suo assenso. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha però smorzato gli entusiasmo, esortando a “non correre troppo»”, riferiscono le agenzie russe.

Dal canto loro, gli Stati Uniti, rappresentati a Gedda dal segretario di Stato Marco Rubio e dal consigliere per la sicurezza nazionale Mike Waltz, hanno annunciato l’immediata ripresa della condivisione di intelligence e dell’assistenza militare a Kyiv, precedentemente sospese in seguito allo scontro pubblico tra il presidente Donald Trump e Zelensky avvenuto meno di due settimane fa alla Casa Bianca.

L’architettura della tregua tra Washington e Kyiv

Dopo otto ore di negoziati sotto l’egida del principe Mohammed bin Salman, le delegazioni americana e ucraina avrebbero trovato una quadra. Su esplicita richiesta ucraina però la clausola della reciprocità nell’attuazione del cessate il fuoco è una condizione imprescindibile. I rappresentanti di Kyiv hanno infatti preteso e ottenuto che questo vincolo fosse espressamente formalizzato dagli americani, trasformandolo in un aut aut per Mosca. Per l’Ucraina si tratta di una garanzia irrinunciabile dopo tre anni di accordi violati e promesse non mantenute sul campo di battaglia.

Il capitolo umanitario è parte centrale dell’intesa. Non solo cessate il fuoco, ma anche scambio di prigionieri di guerra, liberazione di civili detenuti e ritorno dei bambini ucraini allontanati dalle loro famiglie – questioni che Zelenskyy considera essenziali per costruire fiducia. Il presidente ucraino ha precisato che la tregua riguarderebbe tutti i fronti – terrestre, aereo e marittimo. Intanto entrambe le delegazioni hanno concordato di nominare rapidamente i rispettivi team negoziali, per cercare di trasformare questi 30 giorni in un percorso verso una pace duratura. Parte dei negoziati avrebbero riguardato anche l’accordo sui minerali rari ucraini, interrotto dopo le tensioni di febbraio, e tornato in agenda come elemento importante. Le parti si sono impegnate a concludere quanto prima un’intesa per lo sviluppo delle risorse minerarie ucraine, considerate strategiche sia per l’economia del paese che per gli interessi americani.



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Scritto da Flavio Perrone, consulente informatico e appassionato di tecnologia e lifestyle. Con una carriera che abbraccia più di tre decenni, Flavio offre una prospettiva unica e informata su come la tecnologia può migliorare la nostra vita quotidiana.

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