La Commissione europea ha deciso di indagare a fondo su Meta per possibili violazioni delle normative Ue contenute nel Digital Services Act (Dsa), finalizzate alla protezione dei minori. Secondo Bruxelles, i sistemi di Facebook e Instagram, inclusi i loro algoritmi, potrebbero incoraggiare dipendenze comportamentali nei giovani e generare effetti negativi come isolamento e depressione, dannosi per la loro salute mentale. Anche i metodi di verifica dell’età utilizzati da Meta sono sotto osservazione.
Un portavoce di Meta ha dichiarato: “Negli ultimi dieci anni abbiamo lavorato duramente per sviluppare oltre 50 strumenti e politiche per proteggere gli adolescenti online. Questa è una sfida comune per l’intero settore e siamo pronti a collaborare con la Commissione Europea per fornire ulteriori dettagli sul nostro impegno”.
L’indagine sarà condotta con priorità e consentirà all’Unione Europea di raccogliere prove e esercitare pressioni su Meta per migliorare le misure di protezione dei giovani. Durante le indagini, il team di Breton avrà il potere di adottare misure temporanee e sanzioni in caso di non conformità. Ai sensi del Digital Services Act, le multe fino al 6% del fatturato globale annuo delle società e il divieto di operare in Europa sono previsti per chi viola le normative. Recentemente, l’Ue ha avviato un’analoga indagine su TikTok per le stesse preoccupazioni legate alla tutela dei giovani, che ha portato il social cinese a sospendere un programma a premi in Francia e in Spagna.
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