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domenica, Gen 23

Luna, le nuove scoperte sul lato nascosto



Da Wired.it :

L’obiettivo principale della missione è lo studio della superficie e della sotto-superficie lunare, per comprendere meglio la geologia del nostro satellite e degli strati interni sottostanti, con un’analisi della composizione mineralogica e topografica; a margine, Chang’e 4 si sta occupando anche di rilevazioni radioastronomiche, con lo scopo di captare onde radio in una regione dello Spazio libera da “interferenze terrestri”, e dell’analisi del vento solare, ovvero il flusso di particelle cariche provenienti dal Sole. E ancora: un altro esperimento prevede di testare la possibilità di far crescere piante sul suolo lunare, in condizioni di gravità molto ridotta.

Obiettivi certamente molto ambiziosi, per raggiungere i quali lander e rover, finora, non hanno lesinato alcuno sforzo, regalandoci uno sguardo senza precedenti della faccia nascosta della Luna. Appena dopo il suo arrivo, per esempio, la telecamera del lander ha scattato ottanta foto del sito di allunaggio che, composte insieme, hanno svelato un panorama a 360 gradi del suolo lunare, e un video della manovra, realizzato attraverso la rielaborazione di oltre 4.700 foto scattate dalla telecamera. 

A gennaio dell’anno successivo, quando il rover aveva percorso circa 350 metri studiando le formazioni rocciose del satellite, sono arrivati altri interessantissimi dati e immagini scattate dalla Terrain Camera montata nella parte superiore del lander. E ancora: a fine febbraio 2020 Chang’e 4 ha svelato che sotto la faccia nascosta della Luna, coperti da una distesa di polvere grigia finissima (la cosiddetta regolite: ci torneremo tra non molto), si susseguono diversi “strati geologici”, prodotto degli impatti degli asteroidi che hanno modellato la superficie lunare per miliardi di anni. Le osservazioni di Chang’e 4 sono arrivate fino a 40 metri sotto la superficie, una profondità importante.

Le novità di Yutu-2

Veniamo a oggi: le nuove scoperte di Yutu-2 riguardano soprattutto la composizione della superficie della faccia nascosta della Luna, e in particolare la regolite. Come spiega Astronomy.com, uno dei primi elementi a catturare l’attenzione degli scienziati è quanto fosse accidentato il suolo lunare, specie rispetto a quello percorso nel 2013 da un altro rover, Yutu, che invece era allunato sull’altra faccia del satellite. 

Le ruote del rover, così come la scocca di Chang’e 4, appaiono completamente ricoperte di una polvere sottile, evidentemente raccolta durante la “passeggiata” sul suolo lunare. Secondo i ricercatori, questo si può spiegare alla luce del fatto che la superficie del lato nascosto è più antica, in termini geologici, rispetto a quella del lato visibile, nel senso che l’attività vulcanica si è interrotta prima, per ragioni ancora sconosciute. Infatti, quando il suolo lunare – composto, per l’appunto, di un materiale detto regolite – è esposto alle “intemperie” spaziali per milioni di anni, assorbe ripetutamente gli impatti dei micrometeoriti (è il cosiddetto processo di space weathering). Questi impatti tendono a “polverizzare” la regolite in particelle più fini, a fonderla e infine a farla raggrumare in globi vetrosi più grandi, di forma irregolare. Il fatto che il terreno del lato nascosto della Luna sia così “grumoso” è coerente, stando allo studio appena pubblicato, con il fatto che sia geologicamente più antico, nel senso che il processo di agglutinazione della polvere è durato più tempo.

Un’altra recente scoperta di Yutu-2 – che pochi giorni fa ha fatto segnare la distanza di un chilometro percorso sul suolo lunare – riguarda quello che, in una foto scattata da molto lontano, sembrava essere un misterioso cubo adagiato sulla superficie: avvicinandosi, il rover ha svelato che (naturalmente) non si tratta di un manufatto alieno, ma di una roccia la cui forma, in realtà, ricorda quella di un coniglio che mangia delle carote. Potenza delle coincidenze, Yutu vuol dire proprio “coniglio lunare”, una creatura molto popolare nel folclore di cinese, coreano e giapponese. 



[Fonte Wired.it]