Esplora il mondo della tecnologia e del lifestyle con Consigli Tech e Lifestyle di Flavio Perrone

L’Unione europea ha multato X per 120 milioni di euro: è la prima sanzione della storia del Dsa

by | Dic 5, 2025 | Tecnologia


È la prima multa nella storia del Digital services act. La Commissione europea ha sanzionato venerdì 5 dicembre X, la piattaforma social di Elon Musk, con una multa da 120 milioni di euro per violazione del regolamento europeo che dal febbraio 2024 impone alle grandi piattaforme digitali nuovi obblighi di trasparenza e responsabilità sui contenuti. Le contestazioni riguardano tre ambiti: il design ingannevole della “spunta blu” per gli account verificati, l’inadeguatezza dell’archivio pubblicitario e il rifiuto di fornire ai ricercatori accesso ai dati pubblici. La decisione arriva dopo quasi due anni di indagine, aperta nel dicembre 2023.

Le tre violazioni contestate a X

La contestazione principale riguarda il sistema delle spunte blu, introdotto da Musk dopo l’acquisizione della piattaforma nell’ottobre 2022. Prima dell’arrivo del miliardario sudafricano, il simbolo indicava che l’identità del titolare dell’account era stata verificata dalla piattaforma stessa. Il nuovo sistema permette invece a chiunque di ottenere lo stesso badge semplicemente pagando un abbonamento, senza alcuna verifica reale dell’identità. Secondo Bruxelles, la piattaforma viola l’articolo 25 del Dsa che proibisce i dark pattern, le interfacce digitali progettate per ingannare o manipolare gli utenti. Il badge crea l’illusione di un’autenticazione che non esiste, esponendo gli utenti europei a truffe e tentativi di impersonificazione da parte di attori malintenzionati.

La seconda violazione riguarda la trasparenza pubblicitaria. Il Dsa impone alle grandi piattaforme di mantenere un archivio pubblico dove chiunque possa consultare tutte le inserzioni a pagamento, verificare chi le finanzia, quale messaggio veicolano e a quale pubblico si rivolgono. L’obiettivo è permettere a ricercatori e organizzazioni della società civile di individuare campagne di disinformazione, operazioni di propaganda e pubblicità fraudolente. L’archivio di X, secondo la Commissione, non rispetta questi requisiti: la piattaforma avrebbe inserito barriere tecniche all’accesso e tempi di attesa eccessivi, oltre a non fornire informazioni essenziali come il contenuto delle inserzioni e l’identità degli inserzionisti.

Diversa è invece la terza violazione, che non riguarda la pubblicità bensì la ricerca accademica. Il Dsa obbliga le piattaforme con oltre 45 milioni di utenti mensili in Europa, a permettere agli studiosi di analizzare i dati pubblici dei propri servizi: post, interazioni, tendenze, funzionamento degli algoritmi. L’obiettivo è consentire ricerche indipendenti su fenomeni come la disinformazione, la radicalizzazione e le manipolazioni elettorali. X avrebbe però ostacolato questo accesso in due modi: da un lato vietando esplicitamente, nelle regole che gli utenti accettano al momento dell’iscrizione, la raccolta automatizzata di dati anche per scopi scientifici; dall’altro imponendo procedure così complesse da rendere di fatto impossibile qualsiasi studio indipendente

Le tensioni tra Washington e Bruxelles

La decisione della Commissione arriva in un clima di crescente attrito tra l’amministrazione Trump e le istituzioni europee sulla regolamentazione tecnologica. Poche ore prima dell’annuncio, il vicepresidente americano J.D. Vance aveva pubblicato un messaggio su X denunciando la multa come un attacco alla libertà di espressione: “Circolano voci sul fatto che la Commissione Ue multerà X centinaia di milioni di dollari per non aver praticato la censura. L’Ue dovrebbe sostenere la libertà di parola, non attaccare le aziende americane per spazzatura”.



Fonte

Written By

Scritto da Flavio Perrone, consulente informatico e appassionato di tecnologia e lifestyle. Con una carriera che abbraccia più di tre decenni, Flavio offre una prospettiva unica e informata su come la tecnologia può migliorare la nostra vita quotidiana.

Related Posts

Impact-Site-Verification: c90fc852-aae7-4b2e-b737-f9de00223cb0