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lunedì, Mag 04

Luther e altri 5 grandiosi detective delle serie



Da Wired.it :

Acuti, intuitivi ed eccentrici: gli investigatori del piccolo schermo associano alla genialità dei metodi d’indagine personalità ossessive e bislacche. Ecco alcuni dei migliori, a partire da John Luther, che esordiva proprio 10 anni fa

In principio era Colombo. Il detective della Omicidi di Los Angeles dall’aspetto trasandato, agghindato con un impermeabile sgualcito, che ama fingersi stupido e stordisce i sospettati parlando della moglie, resta il leggendario prototipo di tutti gli investigatori geniali della televisione. Queste figure tipiche della serialità britannica e americana frequentano regolarmente il piccolo schermo, conducendo lo spettatore verso la rivelazione dell’identità dell’assassino (nel caso di Colombo, era rivelato all’inizio). I detective migliori delle serie possono essere signore anziane e petulanti come la leggendaria Signora in giallo oppure ometti di mezza età con problemi mentali come Monk o, ancora, giovani alienati con la capacità di entrare nella mente dei serial killer tipo Will Graham di Hannibal. Ma anche precursori della professione del XIX secolo dai moderni metodi investigativi (Laszlo Kreizler di L’alienista) e soggetti svedesi algidi e introversi protagonisti del nordic noir, per esempio i poliziotti di Wallander e Broen. Tutti loro, in comune, hanno personalità bizzarre e un quoziente intellettivo altissimo.

1. John Luther – Luther

Esattamente 10 anni fa, il 4 maggio, esordiva su Bbc One Luther, detective story ambientata nella capitale del Regno Unito con il londinese Idris Elba nei panni di un detective della Omicidi agguerrito e violento nei confronti degli assassini.

Intuitivo, disposto a tutto per inchiodare i sospettati (anche a non rispettare le regole, John Luther è il tipico investigatore eccentrico e intelligentissimo, ma anche “infettato” dal contatto con i mostri a cui dà la caccia. Fisicamente imponente, mascolino e bello, è vedovo, però presto inizia un’ambivalente relazione sentimentale con la perversa – e innegabilmente irresistibile – assassina psicopatica Alice Morgan, che diventa sua amica, confidente e angelo custode, rompendo clamorosamente gli schemi genere che vuole i serial killer nel ruolo di nemesi del protagonista.

2. Shawn Spencer – Psych

Film e serie americani a sfondo poliziesco non di rado includono nella narrazione le figure fisse o ricorrenti dei sentitivi, consulenti più o meno credibili di medium che con le loro visioni aiutano la polizia a catturare i criminali. Shawn Spencer è il protagonista di questa longeva (conta otto stagioni, un film per la tv e un altro in arrivo incentrato sul personaggio del poliziotto Lassiter) crime comedy di culto citazionista, che segue i casi del dipartimento di polizia di Santa Barbara, a sua volta popolato da agenti squinternati che fanno affidamento sulle doti di Shawn. Quest’ultimo è il figlio buffone e un po’ ridicolo di un severo e massiccio ex poliziotto in pensione, che in realtà non vanta nessuna abilità paranormale. Ha, invece, una precisissima memoria fotografica, e Shawn utilizza questa capacità per scovare ed elaborare indizi finendo sempre per trovare l’assassino (e degli ananas, in ogni puntata ne spunta uno…).

3. Sherlock Holmes – Sherlock

Il cacciatore di omicidi più famoso della letteratura mondiale è anche quello più di frequente diventato protagonista di svariati adattamenti cinematografici e televisivi: dalla classica trasposizione con Basil Rathbone alle versioni contemporanee ambientate negli Usa (lo Sherlock tatuato e punk di Elementary interpretato da Jonny Lee Miller) o in Giappone (molto pop in Sherlock: Untold Stories con il modello e cantante Dean Fujioka oppure donna in Miss Sherlock).

L’interpretazione più amata resta quella, sempre contemporanea, firmata da Steve Moffat e Mark Gatiss con lo snob Benedict Cumberbatch nei panni dell’autoproclamato psicopatico consulente detective della polizia londinese che, divorato dalla noia, investiga sui casi di omicidio con una solerzia ossessiva, gelida e affilata.

4. Richard Poole – Delitti in paradiso

I cugini d’oltralpe vantano una mirabile tradizione nel genere poliziesco. Death in Paradise è una produzione franco-britannica ambientata sull’assolata isoletta caraibica di Saint Marie. Chiunque farebbe salti di gioia per un impiego in un luogo tanto pittoresco, meno Richard Poole, detective inglese che rimpiange la pioggia e il grigiore londinesi e assume il ruolo di capo investigatore locale suo malgrado. Nelle prime due stagioni lo vediamo aggirarsi sulle scene del crimine (il distretto di Honoré è come Cabot Cove: piccolo ma pullula di assassini) in giacca e cravatta sudando copiosamente. Serio, rigido e maniacale nella ricerca di indizi, è involontariamente buffo (merito del suo interprete, il comico Ben Miller), ma decisamente in gamba.

5. William Murodch – I misteri di Murdoch

Tredici stagioni, tre film per la tv: I misteri di Murdoch è la serie criminal più famosa del Canada. Ambientata a cavallo tra XIX e XX secolo a Toronto, segue l’investigatore William Murdoch nelle sue indagini sugli omicidi locali, che esegue affidandosi – da vero precursore dei tempi – alle più recenti scoperte scientifiche, in barba alle direttive di superiori e colleghi, più sbrigativi (e maneschi). Istruito, timido e di buone maniere, si avvale delle consulenze di un coroner donna per cui ha un debole, senza (quasi) mai sbagliare un caso, imbattendosi anche in figure storiche come Harry Houdini e Nikola Tesla.

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[Fonte Wired.it]