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sabato, Mag 27

ma cos’è questa storia del messaggio inviato alla Terra? | Wired Italia



Da Wired.it :

Gli alieni esistono? E nel caso, siamo pronti a comunicare con loro? Per prepararci è stato inviato un breve messaggio, il cui contenuto è ancora segreto, da Marte, per simulare appunto una potenziale comunicazione con una civiltà aliena. E ora la sfida è aperta: la comunità scientifica e il pubblico tenteranno di decodificarlo.

L’idea di partenza

Il messaggio in codice, di pochi kilobyte, è stato inviato il 24 maggio scorso dal Trace Gas Orbiter (Tgo), la sonda dell’Agenzia spaziale europea (Esa) che orbita attorno al pianeta rosso per studiarne l’atmosfera, e fa parte del progetto “A Sign in Space”, realizzato da un’idea di Daniela de Paulis, artista multimediale e operatrice radio italiana, che ricopre il ruolo di artist in residence al Seti Institute e Green Bank Observatory, in collaborazione con un team di esperti internazionale dell’Esa, Istituto nazionale di astrofisica (Inaf), Seti Institute e Green Bank Observatory. L’obiettivo è proprio quello di valutare come, nel caso in cui captassimo mai un segnale radio da una civiltà aliena, sapremmo interpretarlo e rispondere. “Questo tipo di esperimento è atteso da tempo”, spiega al New Sicentist Franck Marchis del Seti Institute in California, che ha contribuito a coordinare il progetto. “Siamo alla ricerca di segnali extraterrestri da più di 60 anni, ma non abbiamo mai veramente pensato a come sarebbe ricevere e decodificare un segnale del genere”.

Il viaggio

Ci sono voluti 16 minuti perché la trasmissione del messaggio arrivasse da Marte alla Terra, vista la distanza di quasi 300 milioni di chilometri che c’è attualmente tra i due pianeti. “È affascinante”, commenta Neill Sanders, del gruppo di astronomia Go Stargazing nel Regno Unito, coinvolto nel tentativo di decifrare il messaggio. “Ci dà un’idea di cosa accadrebbe se ricevessimo davvero un segnale, dalla sua acquisizione all’elaborazione dei dati”. I dati del messaggio, infatti, sono stati raccolti ed elaborati dai radiotelescopi terrestri, tra cui l’Allen Telescope Array del Seti Institute, in California, il Robert C. Byrd Green Bank Observatory, in Virginia, e la stazione radioastronomica di Medicina (Bologna) gestita dall’Inaf.

Dove trovare i dati

Sono disponibili online sul sito del progetto, e ora gruppi di astronomi e appassionati si stanno cimentando nell’esperimento e sono al lavoro per decodificare il messaggio. Nella speranza di incoraggiare la discussione su cosa potrebbe significare stabilire il primo contatto, de Paulis spiega che “il progetto è davvero un modo per evidenziare questo processo filosofico molto umano di dare un significato a qualcosa”. Il prossimo 31 maggio alle ore 16:00, inoltre, Inaf ha organizzato una diretta sui canali del magazine EduInaf, con la partecipazione dell’artista e agli esperti Inaf del progetto, per parlare dei primi tentativi di decodifica del messaggio.



[Fonte Wired.it]