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Marietje Schaake a The Big Interview: “Politicizzare la tecnologia è fondamentale per capirne gli impatti sulla democrazia”

da | Giu 26, 2025 | Tecnologia


Diciamo sempre che i politici non parlano molto di tecnologia, ed è vero. Non lo fanno perché pensano di essere incompetenti, in quanto non tecnici. Ma è proprio questo che dovrebbe cambiare: non chiediamo a nessuno di smontare un telefono e rimontarlo ma, ad esempio, di affrontare con un approccio politico la condivisione dei dati dei cittadini europei o altri problemi attuali. In estrema sintesi, gli chiediamo di politicizzare la tecnologia togliendola da un ambiente puramente tecnico” dice Marietje Schaake dal palco di The Big Interview.

Schaake è una ex parlamentare olandese, e punto di riferimento quando si parla di governance delle tecnologie. Nella sua attività quotidiana è non-resident fellow presso lo Standford University’s Cyber Policy Center e l’Institute for Human-Centered Artificial Intelligence.

Recentemente ha pubblicato il libro The Tech Coup. How to Save Democracy from Silicon Valley, che presto arriverà tradotto anche in Italia. Nel saggio Marietje Schaake racconta il dietro le quinte dell’attività delle aziende tecnologiche statunitensi e, soprattutto, del modo in cui si sono insinuate nella nostra vita quotidiana. “A differenza di dieci anni fa, sanno di avere un grosso potere e ci giocano. Alla fine però il loro intento è sempre lo stesso: avere più potere sul mercato”.

Le aziende tecnologiche sono letteralmente ovunque, non solo in termini di prodotti, servizi o beni, ma anche politicamente. Come afferma senza mezzi termini la studiosa, “se chiudiamo gli occhi non riusciamo a riconoscere se una dichiarazione è stata detta da un politico americano o da un esponente della Silicon Valley”. Sull’ingerenza di questi ultimi nella politica nazionale e, indirettamente internazionale, Schaake ricorda un evento celebre degli ultimi mesi: “quando Donald Trump si è insediato alla Casa Bianca c’è stato un colpo di Stato tecnologico, lo abbiamo visto chiaramente”.

Ciò che da quel momento ci portiamo dietro è un dubbio che tuttora non accenna a dipanarsi, e su cui la studiosa invita a ragionare. “Non sempre capiamo in che modo agisce Trump: quando dice all’Unione europea che non dovrebbe regolare più di tanto le tecnologie americane perché altrimenti il Vecchio continente non sarà più sotto l’ala di protezione statunitense, lo sta facendo per mantenere la sicurezza dei suoi cittadini o per garantire dei profitti alle aziende tecnologiche?”.



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Scritto da Flavio Perrone, consulente informatico e appassionato di tecnologia e lifestyle. Con una carriera che abbraccia più di tre decenni, Flavio offre una prospettiva unica e informata su come la tecnologia può migliorare la nostra vita quotidiana.

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