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mercoledì, Feb 03

Mario Draghi proverà a formare un nuovo governo



Da Wired.it :

Come da prassi istituzionale, l’ex capo della Bce e presidente del Consiglio incaricato ha accettato l’incarico del Colle, aprendo un nuovo giro di consultazioni e dicendosi “fiducioso” di trovare consenso. Il M5s intanto si è spaccato tra pro e anti-Draghi

(foto: Arne Dedert/dpa)

L’ex presidente della Banca centrale europea ha accettato l’incarico di formare un nuovo governo da parte del capo dello stato Sergio Mattarella. Dopo più di un’ora di colloquio ha parlato ai microfoni del Quirinale, spiegando che “la consapevolezza emergenza richiede risposte all’altezza. Con speranza e impegno rispondo positivamente all’appello” e dicendosi “fiducioso che dal confronto con i partiti e dialogo con forze sociali emerga unità”.

Dopo nove giorni di crisi di governo siamo di fronte a una svolta: un governo a guida tecnica con un nome che mette d’accordo quasi tutte le forze politiche. Draghi ha accettato con riserva, come da prassi istituzionale, per valutare quali forze politiche saranno disposte a sostenerlo. Da domani si apriranno le consultazioni con i rappresentanti dei partiti, per capire chi farà parte della nuova maggioranza.

Il nodo più importate è quello del Movimento 5 stelle, che per ora sembra diviso al suo interno tra una frangia contraria a Draghi, guidata dal capo politico Vito Crimi, e un’altra più governista. Appare invece invece secco e prevedibile, sul fronte dell’opposizione, il no di Fratelli , mentre ancora non è chiaro se la Lega si renderà disponibile a sostenere il nuovo governo, cosa che probabilmente farà Forza Italia. Viene dato per scontato, dopo le dichiarazioni del segretario Nicola Zingaretti, il sostegno del Partito democratico, anche se dipenderà anche da ciò che accadrà tra i 5 stelle. Per finire, è ovviamente sicuro l’appoggio da parte di Italia Viva, delle Autonomie e del gruppo Europeisti-Maie-Cd.

Se una maggioranza sarà trovata, Draghi potrà presentare a Mattarella la lista dei ministri, dichiarandosi pronto a guidare il nuovo governo. Il capo dello stato provvederà poi alla firma del decreto di nomina, seguito dal giuramento del premier e dei ministri. Solo allora il governo potrà andare in parlamento per ricevere la fiducia, che lo autorizzerà ufficialmente all’esercizio delle sue funzioni.

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[Fonte Wired.it]