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giovedì, Set 12

Matrimonio, le nozze dei due ecommerce più grandi in Europa


Zankyou e Martha’s Cottage lanciano un’iniziativa congiunta per la vendita online di servizi e materiale per il matrimonio

Matrimonio (Getty Images)
Matrimonio (Getty Images)

Buone notizie per tutti i futuri sposi che stanno organizzando il proprio matrimonio. Il sito Zankyou, la principale vetrina online nell’ambito del wedding planning ha siglato una partnership con il portale di ecommerce Martha’s Cottage, un ecommerce specializzato nella proposta di bomboniere, oggetti e accessori per il giorno del matrimonio.

Al momento, il sito di Zankyou in Spagna ha già integrato la possibilità di utilizzare i servizi offerti da Martha’s Cottage per coprire integralmente l’organizzazione del giorno più bello, dai prodotti per la festa di nozze fino ai più diversi servizi e ai contenuti. Entro la fine dell’anno, comunque, lo stesso servizio sarà disponibile anche in Italia e Germania, per poi diffondersi in undici Paesi in nel Vecchio continente.

Da una parte, Zankyou è oggi il sito più utilizzato dagli sposi in oltre 20 Paesi nel mondo e conta 4,5 milioni di visite ogni mese. Tra i suoi servizi più apprezzati c’è sicuramente la possibilità per le coppie di creare un sito internet gratuito in cui riportare tutte le informazioni relative al matrimonio, dalle mappe per raggiungere i luoghi del ricevimento e della cerimonia alle foto e alla lista nozze.

L’amministratore delegato di Martha’s Cottage, Salvatore Cobuzio, è convinto che l’integrazione dei servizi offerti dai due portali rappresenti per il sito di ecommerce italiano “un’incredibile opportunità di crescita, in Italia e in tutta Europa. Con Zankyou avremo accesso a un bacino di oltre 20 milioni di utenti l’anno, in 11 Paesi d’Europa”. Per altro, negli ultimi anni il portale ha deciso di diversificare anche la sua offerta, proponendo sempre più prodotti dedicati a feste a tema o per diverse occasioni, e nel solo 2018 ha registrato un fatturato di oltre 2 milioni di euro, come si legge su Forbes.

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