Lungometraggio visionario e capace di creare attorno a sé un universo tutto suo, nonostante due successivi capitoli della trilogia non all’altezza, Matrix ha appena spento le sue prime venti candeline. L’opera dei fratelli Wachowski tornerà al cinema in agosto, per celebrare la ricorrenza e ricordare a tutti chi è l’Eletto.
20 anni di Matrix, il ritorno al cinema
È bene precisare che l’iniziativa, annunciata ieri, sembra al momento riguardare solo gli Stati Uniti, con proiezioni ospitate dalle strutture della catena AMC Theatres dotate di sistema Dolby. Non fatichiamo in ogni caso a immaginare come il riproporre la pellicola sul grande schermo anche in altri territori possa riportare in sala vecchi appassionati e nuove leve, nonostante le tante versioni già disponibili per l’home cinema, anche in formato 4K e arricchite da ogni possibile contenuto extra.
Se è forse vero che oggi effetti speciali come il bullet time con il quale Neo schiva le pallottole dell’agente Smith e dei suoi scagnozzi non fanno più cadere la mascella, a Matrix va riconosciuto il merito di aver trattato in modo allora originale e avvincente temi come l’invasività dei sistemi di sorveglianza, l’hacking e il complesso rapporto uomo-macchina.
Una curiosità: la cosiddetta digital rain della matrice (visibile qui sopra), impiegata per rappresentare la realtà virtuale all’interno del film e divenuta tratto distintivo della serie così come dei suoi spin-off, si basa sull’impiego di un appositamente font creato dal supervisore agli effetti speciali Simon Whiteley che include versioni specchiate dei caratteri giapponesi katakana, numeri e lettere del nostro alfabeto. Pronti a ingoiare di nuovo la pillola rossa?