Seleziona una pagina
sabato, Mar 04

Matteo Messina Denaro, il pizzino della sorella che ha permesso di scovare il boss



Da Wired.it :

Rosalia Messina Denaro è stata arrestata dai carabinieri del Ros per associazione mafiosa. La sorella del capomafia Matteo Messina Denaro, arrestato lo scorso 16 gennaio dopo 30 anni di latitanza, è accusata di aver aiutato per anni il fratello a sfuggire alla cattura. In casa della donna era stato trovato un appunto relativo allo stato di salute del mafioso, grazie al quale i militari sono riusciti a rintracciarlo e ad arrestarlo.

Conosciuta anche con il nome Rosetta, secondo il giudice per le indagini preliminari (Gip) di Palermo Alfredo Montalto, sarebbe stata un punto di riferimento per la rete mafiosa di Cosa nostra. Non solo per l’assistenza data al fratello, ma come responsabile della gestione del denaro della famiglia e canale nevralgico per la trasmissione dei cosiddetti pizzini, fogli scritti a mano e siglati con nomi in codice, attraverso i quali Messina Denaro esercitava il controllo sulla cosca e sul territorio gestito dalla mafia.

Il pizzino

La lunga sorveglianza della sua abitazione è stata fondamentale per arrivare alla cattura del campomafia, confermando così il ruolo centrale della donna nell’organizzazione mafiosa siciliana. Lo scorso 6 dicembre, mentre erano intenti a nascondere alcune cimici nella sua casa a Castelvetrano, i carabinieri hanno scoperto un vano cavo all’interno della gamba di una sedia, all’interno del quale era stato nascosto un appunto dettagliato sulle condizioni di salute del mafioso più ricercato in Italia.

Questo dimostra “che la donna era stata passo passo resa edotta dal latitante della scoperta della malattia e di tutti i successivi interventi chirurgici, avendo avuto probabilmente più volte occasioni per incontrarlo di persona e sincerarsi delle sue condizioni di salute”, si legge nella misura cautelare del Gip di Palermo.

L’appunto, che conteneva l’intero iter sanitario del fratello, è stato poi rimesso al suo posto e ritrovato nella stessa sedia dopo l’arresto di Matteo Messina Denaro, segno di come la donna abbia continuato a ritenere sicuro il nascondiglio e abbia deciso di non distruggere il documento. Un grave errore, probabilmente dettato dalla sicurezza di non poter più essere individuati, che ha portato anche il capomafia a non liberarsi di decine di altri pizzini, poi ritrovati sia nella sua abitazione che in casa della sorella.

Su questi fogli arrotolati, i nomi in codice dei destinatari come Fragolone, usato per la la sorella, Fragolina, possibilmente una delle altre 3 sorelle minori del mafioso, Condor, Ciliegia, Reparto, Parmigiano, Malato, Complicato, Mela. Una fitta rete di contatti, legata da una catena di fedelissimi definiti dallo stesso capomafia come tramiti in grado di gestire per lui il suo impero criminale.



[Fonte Wired.it]