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mercoledì, Lug 22

Maxwell’s Daemons, videogioco sparatutto per imparare chimica e fisica


Il progetto è stato messo in piedi nel 2019 da tre ricercatori dell’Università di Sassari. L’obiettivo è sbarcare su Steam il prossimo anno

Si chiama “Maxwell’s Daemons” ed è un videogioco ambientato nel mondo molecolare della fisica e della chimica. L’idea dei suoi ideatori è quella di esplorare atomi e molecole e imparare qualche nozione su queste discipline anche senza stare tutto il giorno in laboratorio. Il progetto è di tre ricercatori dell’Università di Sassari – Alberto Maria Pintus, Andrea Gabrieli e Federico Pazzona – che hanno partecipato alla Start Cup Sardegna 2019 e seguito le attività formative per l’autoimprenditorialità dell’ateneo isolano. L’obiettivo è pubblicare il titolo sulla piattaforma online Steam entro il 2021, puntando sul crowdfunding.

Uno sparatutto per scienziati provetti

Maxwell’s Daemons” permetterà di imparare nozioni scientifiche e di immergersi in un universo che finora solo i microscopi elettronici più sofisticati sono riusciti a mostrare. “Giocando – spiega Federico Pazzona, tra gli ideatori dello shooting game – si acquisiscono in maniera del tutto intuitiva numerosi concetti di chimica e fisica di base, semplicemente perché si vedono all’opera. Inoltre, una voce guida accompagna il giocatore durante la missione, spiegando le cose in maniera accattivante. La nostra idea è che, al di là di alcune conoscenze basilari che si acquisiranno da subito, ognuno possa decidere il livello di approfondimento scientifico della sua esperienza di gioco”.  “In ogni millimetro del nostro mondo – aggiunge Gabrieli – c’è un intero universo. Dovresti solo riuscire a rimpicciolirti abbastanza per poterlo esplorare”, ed è con questo presupposto che nasce “Maxwell’s Daemons”: rimpicciolirsi per viaggiare fra gli atomi. Il videogioco riproduce quello che ci restituiscono i microscopi elettronici e tutti gli esseri che vi si trovano esistono davvero.

Campagna di autofinanziamento

La volontà degli studenti dell’Università di Sassaricome si legge sul sito accademico – era quella di contribuire alla ricerca nei loro ambiti d’interesse, seppur questa sia condizionata, almeno in dalla cronica scarsità di fondi. Da qui l’idea, suggerita dal capo del team di ricercatori, di trovare una via alternativa per proseguire il loro lavoro scientifico. I fondi, però, restano alla base ogni idea ambiziosa e così gli sviluppatori del videogame hanno attivato una campagna di crowdfunding sul sito Kickstarter. L’obiettivo è raggiungere 35mila euro per far sì che il gioco possa definitivamente essere rilasciato su Steam nel 2021, due anni dopo l’inizio dei lavori.



fonte : skytg24