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lunedì, Ott 14

Mazda CX-5, la nostra prova su strada


Dotazioni tecnologiche da suv premium e design accattivante

Togliere lo sguardo da Mazda CX-5 è davvero difficile. La colorazione Soul Red Crystal (vivamente consigliata) regala riflessi controllati con precisione che danno origine a punti luce più vivaci e a ombre più profonde. Riflessi che sulle linee di Mazda CX-5 sembrano “danzare sulla superficie per dare vita all’auto” come ama spiegare il design director Kevin Rice. Il frontale di questa crossover giapponese ricorda i lineamenti della progenitrice RX-Vision, la concept car di Mazda da cui stanno nascendo tutti i modelli 2019 della casa giapponese come Mazda 3 di cui abbiamo già effettuato il test drive. Le sue forme allungate (ben 455 cm), i sottili gruppi ottici a led, la tipica ala del frontale con finitura cromata a sostegno della calandra, le cornici lunghe e sottili dei fendinebbia a led, i cerchi da 19 pollici accentuano ulteriormente il senso di armoniosità della vettura. Come la tradizione Kodo vuole, anche le linee di Mazda CX-5 sono state scolpite dagli artigiani giapponesi della creta. Il risultato è un design pulito e sinuoso.

Concept Car Mazda RX-Vision
Concept Car Mazda RX-Vision

Feeling immediato

Il feeling di guida con questo SUV compatto giapponese è stato istantaneo. Mazda CX-5 è una vettura che trasmette serenità al conducente e ai suoi passeggeri. Le motivazioni coinvolgono quattro sensi su cinque. I sedili e gli interni entrambi in pelle colpiscono l’olfatto e il tatto prima ancora della vista. Lei invece si lascia catturare dagli inserti in (vero) legno, dalle rifiniture cromate, dalle luci led degli interni che  cambiano di colore. E poi il silenzio dell’abitacolo in città come sulle strade veloci: i doppi cristalli laterali anteriori svolgono bene il loro compito. Un comfort uditivo a cui si aggiunge l’impianto stereo Bose surround con 10 altoparlanti e la radio digitale DAB. 

Motorizzazione Skiactive 2,2 l 184 CV Mazda CX-5
Motore diesel 2,2 l da 184 CV AWD del SUV compatto Mazda CX-5

Bella da guidare

Mazda CX-5 non è un’auto arrogante. Benché abbia un motore quadricilindrico da 2,2 litri e 184 CV, infatti, per lo stacco 0-100 km/h impiega poco più di 9 secondi. In autostrada, la SUV compatta di Mazda raggiunge i 130 km/h con agilità per raggiungere una velocità massima di 208 km/h (non testata). In montagna grazie alla trazione AWD la risposta è pronta e il motore non sembra soffrire le salite più impegnative. Ma è nei tornanti e nelle curve strette pianeggianti che riesce a dare il meglio di sé con un’imbardata e un rollio paragonabile a una berlina. Sottolineo che  Mazda CX-5 ha una massa di 2235 chilogrammi e un’altezza da terra di 20 cm. La ragione di questo suo buon  comportamento stradale è da ripartire trai diversi nuovi accorgimenti: un aumento del 15% della rigidità della scocca, un telaio con oltre il 50% di nuove componenti, le sospensioni anteriori Mac-Pherson e posteriori multilink e il G-Vectoring Control (GVC).

Quest’ultimo è il nuovo sistema di controllo integrato di motore/trasmissione/telaio. Quando si entra in curva sotto coppia, il GVC riduce temporaneamente la quantità di coppia trasmessa alle ruote anteriori, trasferendo in tal modo più peso sull’assale anteriore. Ciò aumenta il grip degli pneumatici anteriori, consentendo così alle ruote di girare con maggiore precisione. Mantenendo la curva, invece, il GVC ripristina immediatamente la coppia motrice, trasferendo così il carico sulle ruote posteriori, migliorando la stabilità del veicolo. Una serie di trasferimenti di carico che garantiscono più aderenza, più reattività e maggiore stabilità del veicolo. In altre parole, corregge gli errori del conducente quando entra in curva troppo forte. Provato anche questo, involontariamente.

Sistema 360° View Monitor che assiste il conducente durante le manovre di parcheggio. Ph credits: Matteo Dall'Ava
Sistema 360° View Monitor che assiste il conducente durante le manovre di parcheggio.

La sicurezza come primo valore

Una moglie, due figli piccoli e a volte anche cane e gatto: sdistrarsi è più facile di quanto non si possa credere. Ma in Mazda CX-5 i supporti alla guida sono quel qualcosa in più di inaspettato che possono davvero cambiare l’esito di un bel viaggio in famiglia. Tra quelli più utili l’Advanced Smart City Brake Support (Advanced SCBS). Questo sistema utilizza una telecamera anteriore di rilevazione che tra i 4 e gli 80 km/h arresta automaticamente o riduce la velocità della vettura quando esiste un rischio di collisione con il veicolo o il pedone davanti. Gli altri due assistenti ala guida molto efficaci sono il sistema di mantenimento della carreggiata (LAS) e il sistema di monitoraggio punti ciechi (BSM) con Rear Cross Traffic Alert posteriore. Un ausilio importante in autostrada perché mantiene il conducente consapevole dei veicoli in avvicinamento quando ad esempio cambia la corsia. Il sistema utilizza inoltre lo stesso sensore per il suo Rear Cross Traffic Alert, funzione che controlla i dintorni del veicolo durante la retromarcia, avvisando il conducente quando rileva la presenza di altri veicoli che si stanno avvicinano da entrambi i lati. Mi ha salvato diverse volte nei parcheggi dei supermercati. E per le manovre millimetriche Mazda ha installato sulla CX-5 2019 il 360° View Monitor che regala una visuale completa dall’alto della vettura. Una funzione molto utile visto i suoi 4.550 mm di lunghezza per 1.840 mm di larghezza.

A sinistra del volante si trova la leva per azionare i diversi sistemi di asssitenza alla guida di Mazda CX-5
A sinistra del volante si trova la leva per azionare i diversi sistemi di assitenza alla guida di Mazda CX-5

Si guida solo con le mani

Infine, il sistema di controllo che più si avvicina alla guida del prossimo futuro: il Mazda Radar Cruise Control (MRCC) con funzione stop and go. Questo SUV compatto fa dimenticare il traffico a singhiozzo metropolitano e in autostrada, o nelle strade veloci, regola automaticamente le velocità di crociera in base alla distanza dal veicolo che la precede. Quando si procede con questa modalità CX-5 rallenta automaticamente sino all’arresto, se la vettura davanti fa altrettanto; rimane ferma finché il veicolo davanti non riparte. Quando la macchina davanti riparte, basta un lieve colpo all’accelleratore e CX-5 torna a muoversi: l’auto accelera automaticamente seguendo a velocità appropriata il veicolo che la precede. 

L'head-up display di Mazda CX-5 Ph Credits: Matteo Dall'Ava
L’head-up display di Mazda CX-5 Ph Credits: Matteo Dall’Ava

Che cosa ci è piaciuto e che cosa no 

Sono molti gli aspetti che regalano a Mazda CX-5 un posto nell’Olimpo dei SUV Premium attualmente sul mercato. Il nuovo display lcd tft a colori di 4,6 pollici del quadro strumenti, l’head-up display a colori sul parabrezza, i sedili anteriori elettrici e ventilati, quelli posteriori riscaldati, l’infotainment che dialoga con entrambi i sistemi Android Auto e Apple Carplay, i consumi modesti (media di 7 l/100km in 30 giorni d’utilizzo), i cerchi da 19 pollici, il riconoscimento dei segnali stradali, gli interni in nappa con inserti di vero legno, il retrovisore frameless. E la lista non finisce qui. Unica nota dolente la bassa definizione video delle telecamere anteriore e posteriore. Considerata l’attenzione maniacale degli ingegneri nipponici a ogni singolo dettaglio, ci si aspettava di più da questo strumento importante per le manovre.

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