Meta ha accettato di versare la non indifferente cifra di 1,4 miliardi di dollari al Texas per risolvere una controversia legale relativa alla raccolta illegale di informazioni su milioni di utenti tramite il riconoscimento facciale, in violazione delle leggi statali. Il procuratore generale del Texas, Ken Paxton, ha commentato: “Questo accordo storico dimostra il nostro impegno nel confrontare le grandi aziende tecnologiche mondiali e nel renderle responsabili per le violazioni della legge e dei diritti alla privacy nel nostro stato”.
Il rispetto della privacy online è una questione di grande rilevanza e la multa record inflitta a Meta dimostra che nessuna azienda è al di sopra della legge, neanche le giganti del settore tecnologico.
Gli utenti devono poter avere la certezza che le proprie informazioni personali siano trattate nel rispetto della normativa vigente, e questo caso segna un importante passo avanti nella tutela della privacy online.
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Tutto questo nonostante siano emerse difficoltà riportate dagli stessi sviluppatori, che dovranno necessariamente garantire un debutto ottimizzato al meglio, in perfetto stile Apple. Apple ha anche riorganizzato il team al lavoro, per esempio piazzando Craig...



