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Meta vince il processo antitrust: legittime le acquisizioni di Instagram e Whatsapp

by | Nov 28, 2025 | Tecnologia


Importante vittoria giudiziaria negli Stati Uniti per la big tech della Silicon Valley su una procedura durata cinque anni che avrebbe potuto costringere il gruppo che controlla Facebook a scorporare WhatsApp e Instagram

La causa contro Meta è stata avviata dalla Federal Trade Commission perché l’azienda californiana è stata accusata di detenere un monopolio sui social media. La sentenza federale di mercoledì consegna una vittoria significativa alla big tech della Silicon Valley dopo una battaglia legale iniziata nel dicembre 2020 e durata cinque anni. L’accusa mossa dall’agenzia nei confronti della società era di “aver mantenuto illegalmente il proprio monopolio acquisendo Instagram nel 2012 e WhatsApp nel 2014 per eliminare le minacce competitive”. 

La motivazioni della sentenza

Il giudice James Boasberg del tribunale distrettuale federale di Washington ha concluso che Meta affronta una concorrenza sufficiente da parte dei rivali TikTok e YouTube. Nel 2020 la Federal Trade Commission (FTC) aveva sostenuto che Facebook, Instagram, Snapchat e il piccolo concorrente MeWe fossero invece in competizione in un mercato distinto, separato dalle piattaforme di intrattenimento video come TikTok e YouTube. Boasberg ha ritenuto che tale distinzione non fosse più valida nell’attuale panorama convergente dei social media. La decisione, presa a livello federale, rappresenta un duro colpo per le autorità antitrust statunitensi, che negli ultimi anni hanno perseguito azioni aggressive contro le grandi aziende tecnologiche, con risultati alterni in tribunale. Il governo USA ha avviato cinque grandi procedimenti contro i colossi tecnologici negli ultimi anni, inclusi due contro Google e cause contro Apple e Amazon.




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La concorrenza sui “contenuti brevi”

“Meta non detiene alcun monopolio nel mercato rilevante”, ha dichiarato il giudice, osservando che Facebook e Instagram si sono trasformati negli ultimi anni fino a mostrare agli utenti brevi video raccomandati dagli algoritmi quasi identici all’offerta principale di TikTok. Il tribunale ha rilevato che gli americani trascorrono ormai solo il 17% del loro tempo su Facebook guardando contenuti di amici, percentuale che scende al 7% su Instagram. Al contrario, gli utenti guardano prevalentemente i “Reels”. “Facebook, Instagram, TikTok e YouTube si sono dunque evoluti fino ad avere caratteristiche principali quasi identiche”, ha scritto Boasberg, citando ampie prove empiriche che mostrano come gli utenti trattino queste piattaforme come sostituti.




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Scritto da Flavio Perrone, consulente informatico e appassionato di tecnologia e lifestyle. Con una carriera che abbraccia più di tre decenni, Flavio offre una prospettiva unica e informata su come la tecnologia può migliorare la nostra vita quotidiana.

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